Grinderlab raccomanda sempre, in ogni caso, di giocare responsabilmente, con somme che siamo disposti a perdere, e soprattutto di nostra proprietà.
Non è stato dello stesso avviso un giovane giapponese, che ha ricevuto per sbaglio un abbondante bonus di aiuto per i problemi causati dalla pandemia, e se lo è giocato tutto al casinò online prima di poterli restituire.
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Dovrebbe essere stata una meravigliosa sorpresa quella dell’anonimo 24enne giapponese, che di punto in bianco ha trovato nel proprio conto un accredito di 46 milioni di yen, pari a circa 340.000 euro, per aiuti economici da parte del governo.
Eppure, a quanto riportato da TPI, il ragazzo non si sarebbe nemmeno preoccupato di interrogarsi sulla provenienza di quella somma, che nell’arco di un paio di settimane sarebbe finita interamente nei bilanci di qualche casinò online.
I 46 milioni di yen erano evidentemente destinati a oltre 400 famiglie colpite dalla crisi causata dal coronavirus, che versavano in condizioni precarie. Tra queste anche il protagonista di questa storia, che avrebbe dovuto ricevere circa il corrispettivo di 735 euro, trovandosi invece con un bonifico decisamente più importante.
Lo scorso 12 maggio, quando le autorità competenti si sono accorte dell’errore, è immediatamente scattata la denuncia chiedendo la restituzione del denaro.
All’inizio il ragazzo si è rivelato impossibile da contattare, a dire del suo avvocato – e secondo noi piuttosto dubbia come ipotesi – perché stava appunto usando lo smartphone per gamblarsi tutti questi soldi al casinò online.
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Una volta entrati in comunicazione, il 24enne avrebbe prima dichiarato di essere pronto a restituire tutto, salvo poi precisare che quella fosse solo una dichiarazione di intenti, visto che quei soldi non erano più nella sua disponibilità.
Il sindaco della città ha definito imperdonabile il comportamento del ragazzo, affermando che avrebbero fatto tutto il possibile per recuperare i soldi persi. Peccato che, stando ad alcune fonti, il protagonista della vicenda sarebbe nullatenente, e non ci siano beni su cui riversarsi per recuperare il credito.
Aggiungiamo una nostra speculazione finale priva di qualsiasi fondamento: non abbiamo letto di nessuna evidenza che il ragazzo avrebbe giocato l’intera somma, ma solo la sua parola. Unendo questo fattore alle dichiarazioni più o meno contrastanti del giovane e al fatto che sia nullatenente, c’è la possibilità che questo sia un escamotage per tenersi i soldi nascosti da qualche parte.
Ricordiamo che chi non è del settore spesso fa fatica a distinguere tra giocato e perdite nette. Giocare 340.000 euro è meno difficile di quello che sembra, perderli tutti è leggermente più lungo come processo. Ma potrebbe bastare dimostrare di averli giocati per convincere di averli persi…