Vuoi sapere se avresti potuto giocare meglio una determinata strada?
Niente di più facile con la rubrica settimanale che inauguriamo oggi assieme al nuovo coach mtt di GrinderLab.
Pungolato dalla community, da ora in poi Andrea Cardinali analizzerà una action determinata degli spot che porteremo alla sua attenzione.
L’azione di questa settimana arriva dal tavolo finale dell’evento ICOOP-125: €20 NLHE Giga Stack PKO 7-max e riguarda la bet river in bluff di hero.
La mano
Il torneo è a 6 left su blinds 1.5M/3M. Con 97.5M di stack bottone apre x2 A♣6♠, big blind chipleader del tavolo con 116.7M difende 10♥Q♦.
Flop 2♣9♥Q♠ bb check, bottone cbet 6.1M, call.
Turn 10♦ bb check, bottone check.
River J♠ bb check, su pot di 27.8M bottone bet 9M, big blind chiama e incassa il pot con doppia coppia!
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Il punto di coach Andrea
Per coach Andrea la action è più o meno standard fino al river:
“Preflop è un chiaro open, su flop Q92 rainbow penso che A6o sia da cbettare small con lo scopo di far passare per esempio alcuni A-x come A8/AT, e poi di far passare le underpair che ha in range e che per la situazione di ICM non va a reshovare troppo aggressivamente. La cbet è corretta e la size del 33% è buona anche se il solver la fa a bassa frequenza preferendo un 20% pot. Sul turn T che connette molto bene entrambi i range il check dietro è buono anche se a volte preferisco 2nd barellare perché abbiamo un vantaggio di set visto che oppo non può avere QQ TT e la maggior parte delle volte neanche 99”.
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L’analisi della bet river
Si arriva poi al river che materializza sul board i quattro quinti di scala:
“Al river arriva un interessante J di picche, nel nostro range c’è anche AK come scala nuts: noi possiamo avere questa combo il 100% delle volte mentre big blind, non avendo tribettato preflop, di fatto non la ha mai. Quindi dopo il suo check la cosa si fa interessante. La bet di hero è corretta ma la size è sbagliata: bettare un terzo pot rende molto molto semplici i bluff catch. Runnando la mano su GTO Wizard vediamo che la size che viene usata più spesso è molto più grande, circa il 90% del pot”.
Coach Cardinali analizza poi il folding range al river di big blind:
“Andando a vedere il folding range di big blind vediamo per esempio che folda 9-x, tantissime Q-x come Q7/Q6/Q5 e poi va a foldare degli A-x come A9 con cui avrebbe valore di showdown. È davvero molto molto importante capire che bettando il 90% del pot mettiamo in difficoltà tantissime mani che non stiamo battendo, in più abbiamo il vantaggio di AK e dei set: credo che la size grande sia la migliore via per poter battere questo spot”.
Andrea indica un altro beneficio di puntare grosso su questo board:
“Puntare circa 25M su pot di 27M mette pressione anche al future game di big blind, mentre in realtà bettando così piccolo c’è un future game di fatto identico alla situazione attuale e quindi c’è la possibilità che big blind possa overchiamare determinate combo per la size adottata da bottone”
Hai una action che vorresti far analizzare a coach Andrea? Scrivici su Instagram o pubblica la tua mano sul gruppo Facebook Grinderlab|Grinders!