Non c’è dubbio che Alec Torelli sia un grande influencer del poker mondiale. Protagonista dei tempi d’oro del cash game high stakes, ottimo torneista, pensatore e divulgatore, non ha mai perso l’occasione di aiutare i suoi follower con coaching e consigli.
Di recente ha pubblicato un tweet a tratti controverso, in cui sostiene che quasi tutti i giocatori di poker potrebbero essere in una situazione migliore se avessero seguito severamente cinque semplici regole.
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I cinque pilastri di Alec sono:
- Niente home games (se non tra amici)
- Mai prestare soldi
- Mai bere mentre giochi
- Quitta quando vinci 4 buy-in
- Quitta quando perdi 3 buy-in
Ricordiamo che questi consigli sono dedicati a un generico pubblico di giocatori che mirano a vincere. Non sono tutti obbligatori per chiunque, semplicemente in via generica Alec ritiene che il giocatore medio che ambisce a fare profit avrebbe più possibilità in questo modo.
Se alcuni punti sono quasi ovvi, altri hanno generato grandi discussioni, in particolare il 1° e il 4°.
Il “Niente home games” si riferisce alle partite private in America che spesso hanno alta rake, rischio di cheating e/o di non essere pagati a fine sessione. Un tavolo tra amici, o senza rake, o che in qualche modo faccia eccezione, è lecitissimo!
Per quanto riguarda il quit quando si vincono 4 buy-in, Alec ha avuto bisogno di entrare nello specifico con un nuovo post, vista l’incredulità tra i commenti. Del resto, se stai andando forte perché mai dovresti mollare sul più bello?
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“Non è una regola severa che io personalmente seguo. I long term pro sono l’eccezione a questa regola, ma loro non sono la maggioranza dei giocatori di poker, che sono il target del mio post.
Il punto è che quando vinci molto, l’assimmetria è spesso verso la parte negativa. Perdere ciò che hai vinto è più dannoso di quanto rimanere per vincere ancora di più sia di beneficio.
Ci sono altre ragioni:
- I giocatori soffrono di “winner tilt“, un fenomeno relato al mindset dove giocano peggio quando vincono, sentendo di averne diritto, sentendosi imbattibili. Spesso giocano più LAG e perdono le vincite.
- C’è un impatto emotivo nel ridare indietro ciò che si è vinto, che viene trascinato nelle sessioni future, dove sarà più difficile giocare bene
- È vero anche il contrario. Portare a casa una vincita solida ti aiuta a costruire confidence per le sessioni future, permettendoti di vincere di più.
L’ultima è particolarmente utile durante i downswing.
Alla fine devi “conoscere te stesso” e trovare una soluzione che funzioni per te. Ho coachato molti giocatori che hanno beneficiato di un “win cap”. Ovviamente non c’è una taglia che stia bene a tutti, e non esistono due circostanze uguali. Se sei un pro navigato e hai un forte controllo emotivo e bankroll, potrebbe non applicarsi.
Se sei un giocatore ricreativo, penso che dovresti dare una chance a questa strategia che funziona per la maggior parte delle persone la maggior parte delle volte.”