Andiamo a vedere un aspetto della teoria del poker GTO che per alcuni giocatori potrebbe sembrare controintuitivo, in quanto in molti sbagliano in questo genere di spot.
La domanda è la stessa del titolo: quale size di continuation bet utilizzi quando ti trovi su un board basso dopo aver 3-bettato preflop?
Se la tua risposta è “bet big” puoi tranquillamente aprire un altro articolo di poker dal blog, ma se hai risposto “small” ti conviene continuare a leggere!
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Come si gioca su un baby board
I board bassi di norma hanno la caratteristica di hittare molto meno i range dei giocatori nella mano, perché tutti correttamente preferiscono giocare con carte alte che con carte basse.
Ovviamente è una situazione che dipende molto dai range dei giocatori: in uno spot SRP button contro BB, i range larghi per definizione trovano aiuti anche dai baby board, ma in un 3-bettato la storia cambia.
Uno spot CO vs BTN
Ipotizziamo un open da cutoff e una 3-bet del BTN con Q-Q. Essendo CO fuori posizione, la strategia più efficace è di foldare gran parte del range, 4-bettare molto spesso con un range lineare, e chiamare una piccola porzione di mani di medio valore, per esempio AQs-A9s, alcune broadway suited, suited connector e pocket pair medie. Tutto questo ovviamente a frequenza variabile (per esempio un 4-4 si dividerà tra fold e call, mentre un J-Ts tra raise e call).
Dopo il call alla 3-bet del cutoff, il board è 8-5-3 rainbow. CO checka, noi da BTN puntiamo? E se sì, quanto?
La tendenza di molti è pensare che un range di call alla 3-bet abbia ricevuto pochissimi aiuti dal board e di conseguenza foldi troppo spesso alle c-bet. La scelta migliore quindi è checkare per far hittare l’avversario, oppure bettare small per prendere valore.
Indovina un po’? Scelta sbagliata!
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Alzare le size per bluffare più spesso
Giocando un po’ con un solver si nota come in situazioni di questo tipo la size prediletta va verso la parte alta. Non 25%, né 33%. Con piccole sfumature a seconda dei board specifici, ci si piazza attorno al 75% del pot come size di c-bet!
Il motivo è semplicissimo: nemmeno il 3-bettor riceve spesso aiuto da questo board, missando tutte le mani come A-K, A-Q, broadway e assi suited. Però dall’altra parte ha comunque il nuts advantage grazie alle overpair.
Questo come si traduce in termini di strategia? Semplice, puntando una size alta potremo prendere più valore dalle nostre mani forti, e ottenere più fold con quelle deboli.
Non importerà molto da quale delle due parti si sbilancerà opponent: se over-callerà vinceremo di più agli showdown, se over-folderà sacrificheremo il valore per vincere più piatti uncontested.
Soprattutto ai microlimiti può capitare di trovare qualche avversario che pensa “Qui non ha mai nulla, rilancio” e a prima vista potrebbe metterci in difficoltà, ma non è una tendenza difficile da exploitare.
Potrebbe essere sufficiente ridurre un po’ il numero di bluff ed estrarre altro valore dalle nostre monster, oppure più varianziosamente 3-bettare più spesso in bluff. Sono sufficienti un paio di calcoli di fold equity e MDF, uniti a una buona stima del suo range per risolvere il problema.
Ad ogni modo va sottolineato che non stiamo parlando di frequenze: è vero che si usa una size più corposa, ma non si punta il 100% delle volte!