Dominik Nitsche è uno dei giocatori che ha saputo dimenarsi tra il poker live e quello online. Non a caso è stato capace di vincere, tra gli altri eventi nel suo albo d’oro, anche quattro braccialetti alle World Series of Poker. A questo si aggiunga la capacità di fare bene davanti a un PC, che gli ha consentito di diventare anche ambasciatore per 888 Poker.
Il player tedesco ha deciso di spiegare cinque modi per affrontare una delle fasi più importanti di una mano, ovvero il preflop. Una serie di consigli che possono tornare buoni sia per i professionisti che per gli amatori e chi ha iniziato da poco a giocare. Dunque una specie di vademecum che non possiamo non proporre con grande interesse agli occhi dei nostri grinder.
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Dominik Nitsche e l’arte del fold preflop
Foldare non è mai una brutta posizione, specialmente quando disponi di una mano marginale da early position. Ci sono ancora troppi giocatori che devono prendere la parola e ci sono tante chances di trovare qualcuno con una mano migliore della tua. Lo stesso ragionamento può essere utilizzato se devi fare call a un raise da early position e hai una mano ibrida come K-Q. Quindi bisogna ridurre il proprio range e attendere spot migliori.
Se non segui questo consiglio, il rischio è quello di ritrovarti short. Nitsche in questo caso si è rivolto ai giocatori novizi, facendo loro capire come ci si comporta in situazioni del genere. Bisogna avere un range molto solido e strutturato di mani quando si hanno circa 10 big blind. Più ristretto sarà, minore sarà la probabilità di partire dietro allo showdown.
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Come difendere il grande buio
Il lavoro sui bui diventa fondamentale. Partiamo dal comportamento da tenere sullo small blind. Si tratta di investire l’altra metà di un big blind se hanno appena foldato tutti. Anche se poi dovrai confrontarti con un avversario più o meno forte che può metterti sotto pressione.
Il big blind, invece, è un capitolo a parte. La condizione per difenderlo dai raise altrui è il fatto di avere una mano con cui tenerti fuori dai guai. Mani come K-4 o J-6 offsuit non fanno parte di questo novero. Altre mani come le suited connectors saranno invece sempre ottime da sfruttare: non rappresentano un punto chiuso, ma possono portare grandi aiuti se il board aiuterà.
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Articolo tratto da “Preflop Strategy with Dominik Nitsche” su PokerNews.com