Ha preso il via nelle scorse ore l’EPT di Barcellona. Un grande e più che gradito ritorno sulla scena del poker live europeo e internazionale, che a breve radunerà alcuni tra i più grandi giocatori attualmente in circolazione nel panorama mondiale. Tra questi non poteva davvero mancare il nostro Mustapha Kanit, uno che nelle sale del casinò catalano è di casa.
Tanti i trionfi e i risultati di rilievo che il giocatore di Alessandria ha ottenuto nella sua carriera. E con l’inizio di questa nuova tappa iberica dello European Poker Tour non poteva non far sentire la sua voce fin dalle prime battute. In primis con il Mystery Bounty High Roller, uno dei primi appuntamenti di grido per uno schedule di grande spessore.
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EPT Barcellona, no Mystery per Musta
Kanit è infatti uno dei 45 giocatori che è riuscito a superare il taglio del Day 1 di questo torneo, che prevede un buy-in da 10.200 euro. 66 sono stati i buy-in versati per un montepremi finale che supera in maniera abbondante i 600.000 euro. Ci sono ancora ingressi aperti in late registration prima che prenda il via il Final Day, in programma poco dopo mezzogiorno.
Tornando alla action, Musta ha messo nella sua busta 125.500 chips. Di certo non è uno degli stack più profondi tra quelli in gioco, l’azzurro ripartirà infatti con circa 50 big blind alla ripartenza con livelli da 1.500/2.500 e un big blind ante da 2.500 chips. Al comando del chipcount troviamo Igor Pihela che ha letteralmente dominato il Day 1 e ha chiuso a quota 519.500 gettoni.
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Per sottolineare il dominio del chipleader in questo primo grande appuntamento dell’EPT Barcellona, basti vedere chi sono i più immediati inseguitori. Igor Yaroshevskyy è secondo nel count con 272.000 chips, mentre al terzo posto c’è Daewoong Song a quota 258.500 pezzi. Secondo e terzo mettono insieme una cifra leggermente superiore allo stack del primo.
Ma ci sono tanti altri campioni in corsa, con stack più o meno profondi. Tra quelli messi meglio troviamo Steve O’Dwyer, Michael Watson e Sam Greenwood. Un po’ più short, invece, Stephen Chidwick, Erik Seidel e Timothy Adams, quest’ultimo con appena 5 bb.
