Ancora per pochi giorni è il Player Of The Year italiano dell’anno, dopodiché per Fausto Tantillo verrà il momento di passare il testimone.
Quest’anno il POY del 2022 occupa l’undicesimo posto della classifica del giocatore dell’anno stilata dal Global Poker Index sui risultati del database Hendon Mob. Fausto è stato estromesso dalla top ten all’ultimo, precisamente dalla deep-run di Marco Regonaschi al Main Event dell’EPT Praga di inizio dicembre.
Ecco cosa ci ha raccontato il palermitano della annata appena trascorsa e dei progetti per il 2024 a venire.
In questo 2023 sei andato a premio 25 volte ma hai trovato solo una vittoria minore, in un evento da 400$ a Cipro, e un podio in un side ISOP low buy-in: ti aspettavi di più da questa annata o vista la run della precedente è tutto normale?
Più o meno è normale perché ho grindato meno live rispetto all’anno scorso, però mi aspettavo qualche in the money in più. Purtroppo Las Vegas ha compromesso tanto, è la trasferta più importante dell’anno e per me si è rivelata disastrosa. Da un punto di vista pokeristico una brutta trasferta, poi tutto il contorno, stare con gli amici, è sempre una bella esperienza. Ma pokeristicamente è stato un calvario perché ho runnato molto male. Uno spot su tutti: al 10k 6-max ho bustato la prima mano andando rotto 60x con KK contro AQ. Ma negli altri tornei non è andata meglio, sono stati tutti disastrosi. All’inizio la trasferta sembrava mettersi bene ma poi è diventata molto molto brutta.
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Hai qualche rimorso in particolare?
Di solito si prova rimorso per le mani del late stage, delle fasi conclusive dei tornei, per me invece quest’anno è stata una mano del day 1 del Main Event WSOP. Ho flattato una tribet con QJs e mi sono imbarcato in uno spot molto complicato in cui praticamente mi sono giocato mezzo stack. Il rimorso non è tanto per il valore del buy-in quanto per il prestigio del torneo, che è il più importante dell’anno e dovrebbe essere affrontato senza errori da parte di un professionista.
Dopo la vittoria dello scorso anno c’è un po’ di dispiacere per chiudere questo 2023 fuori dalla top ten del POY Italia?
La classifica POY è sempre una cosa carina ma non è mai stata tra i miei obiettivi principali. Che quest’anno la vinca Dario penso sia una cosa meritata anche perché tra gli italiani che hanno tanta esperienza live penso che Dario sia il più forte: il premio è meritatissimo (al momento Sammartino è al comando della classifica POY con una manciata di punti di vantaggio su Candido Cappiello, ndr).
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Che obiettivi hai per il 2024?
Diciamo che giocherò meno tornei rispetto agli altri anni, ma giocherò i tornei dei circuiti più importanti. Nell’anno in arrivo avrò impegni extra-poker che mi permetteranno di fare meno volume, per questo selezionerò bene gli appuntamenti chiave.