Si fa un gran parlare ormai da tanto tempo di quello che è il ricorso ad “aiutini” anche nel poker live. Dopo che questi hanno spopolato nei tavoli online, sia per i tornei che per il cash game, ora spopolano i cosiddetti grafici di gioco durante gli appuntamenti dal vivo. E non si sono fatte attendere le lamentele e le polemiche da parte dei “puristi” del gioco in presenza.
Una situazione che sta prendendo sempre di più il largo. In primis ce ne si è accorti nei tavoli di cash game ai più svariati livelli di gioco. Ora però la situazione sta tracimando anche nei tornei, in cui i solver si vedono con una frequenza sempre maggiore con il passare del tempo. Ci siamo occupati già a tempo debito di questa situazione, ma ora dobbiamo farlo nuovamente a causa di alcune novità interessanti.
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Grafici e solver, la soluzione di Matt Savage
A prendere la parola, infatti, è stato Matt Savage. Stiamo parlando di uno dei Tournament Director più celebri e affermati al mondo, ma anche del fondatore della TDA, ovvero l’associazione di “categoria”. Le sue parole sul tema sono come sempre chiare e non possono sfuggire nella loro interpretazione:
Siamo giunti alla conclusione che non c’è modo di fermare l’uso dei grafici al tavolo. Pertanto, la regola generale è: non è possibile utilizzare i grafici durante la distribuzione delle carte. Ma se il giocatore non è nella mano, allora si può.
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C’è chi in questi mesi ha chiesto un intervento più massiccio da parte dei Tournament Director. Secondo Matt Savage, però, non esiste la possibilità che ogni singolo caso possa essere preso a esempio con interpretazioni via via diverse.
In questo senso, in chiusura del suo intervento per il podcast di CardPlayer, Savage si è permesso anche di dare un consiglio prettamente tecnico ai giocatori:
Il Tda non può creare regole per ogni situazione. Inoltre, tali situazioni sono estremamente rare. Se hai paura che i tuoi avversari leggano il tuo gioco, cambia i range.
