I giocatori di poker non sono immuni da problemi di gioco patologico. Il poker viene spesso classificato nella dicotomia gioco di abilità/gioco d’azzardo con le carte e la verità sta nel mezzo: è un po’ di entrambi.
È ovvio che l’elemento di abilità lo distingue dalla maggior parte dei classici, ma bisogna comunque considerare ogni singola hand come gioco d’azzardo. È il nostro cervello impulsivo che deve integrare questo concetto, perché spesso quello logico sa che è oggettivamente vero.
Il fatto è che i giocatori di poker possono comunque rischiare di sviluppare modelli di comportamento pericolosi. Sarebbe utile non portare al tavolo più denaro di quanto possiamo permetterci di perdere, non prenderne in prestito e non assumere droghe o alcol per giocare al meglio.
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A grandi linee, i professionisti del poker (come quelli degli scacchi) tendono ad avere qualità superiori alla media come pazienza, fiducia, tolleranza al rischio e voglia di imparare. Non si possono decidere le azioni dell’avversario o la prossima carta del mazzo, ma le probabilità di vincere a poker migliorano con l’aumentare dell’accuratezza delle proprie decisioni.
L’eccesso di fiducia può però portare i players a sopravvalutare la comprensione delle realtà matematiche del gioco, portando spesso a gravi conseguenze.
Anche il poker high stakes può essere responsabile di fraintendimenti. Molti di noi possono permettersi di perdere una piccola quantità di denaro al tavolo da poker, ma pochissimi possono permettersi di perdere grandi somme. Guardare determinati professionisti scommettere o rischiare in modo impulsivo ci fa sottovalutare il fattore pericolo, portandoci a rischiare più del voluto in determinate situazioni.
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Per non cadere vittima di determinati comportamenti dannosi, forse dovremmo analizzare noi stessi come giocatori. Al poker player in media piace giocare: le puntate ed il rischio stimolano l’adrenalina che è spesso reperibile grazie ai giochi puramente di fortuna. I giocatori di poker passano più tempo nei casinò (non in Italia, ma basta pensare a siti di poker che includono slot) di quanto ne passi la gente “normale“. Il gioco d’azzardo può essere un buon intrattenimento e i casinò sono esperti nel creare certe situazioni che rendono facile puntare numeri alti come se niente fosse.
Non c’è nulla di intrinsecamente sbagliato nel giocare a un torneo con un grosso buy-in o nel fare una scommessa sulla partita di calcio. È giusto anche aspirare a diventare come un qualunque professionista di high stakes. L’unica cosa è che non dobbiamo lasciare che diventi un’abitudine. È bene comprendere i rischi che sono insiti anche nel poker, che possono portarci in brutte situazioni agendo senza prudenza.
Photo credits: Cassius Marcellus Coolidge, Dogs Playing Poker, 1894. Olio su tela.