Ormai è cosa piuttosto nota che nel poker è importante aggredire. Anzi, a voler essere corretti bisogna saper trovare il giusto equilibrio, essere bravi a foldare ma puntare e rilanciare quando serve.
Nel dubbio, comunque, si dice che nella maggior parte dei casi sia meglio puntare. Non corriamo però il rischio di essere il classico maniac che ingrandisce i piatti all’inverosimile e si ritrova così a perdere grosse cifre e rimpolpare gli stack dei suoi avversari. Scopriamo i segreti del pot control.
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Il pot control è la dinamica di checkare o puntare size molto basse con l’intento di mantenere il piatto più basso possibile.
Di norma è una strategia che si utilizza con mani che hanno una probabilità di vincere allo showdown, ma bassa, o con progetti che non convincono. A volte si utilizza quando con una strategia aggressiva isoleremmo la parte di range dell’avversario che ci batte, portando al fold tutta la parte che battiamo.
Scavando più a fondo possiamo trovare i motivi principali di questa scelta, che – come il solver insegna – dovrebbe essere fatta soltanto quando è la mossa dall’EV migliore.
Upswing poker fa un esempio perfetto di come incida lo Stack to Pot Ratio in questo senso: se abbiamo 9-8 su board J-9-7-4, preferiremmo essere in un pot di 8bb con uno stack di 96bb, o in un pot di 70bb con stack 150bb?
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Ovviamente la prima risposta è quella corretta, perché nel secondo caso un piatto così grande vuol dire che ci sono state puntate, rilanci e call, che hanno isolato un range molto forte, contro il quale la nostra middle pair non ha speranze.
Imparare a pot controllare è una delle basi del miglioramento dei poker player. I principianti infatti tendono a sopravvalutare le proprie mani (sia nel valore che nel bluff) e a puntare troppo con le mani sbagliate, errore che costa caro nel bilancio finale.
Purtroppo la meccanica del poker non è semplice, e potresti trovare delle situazioni in cui una thin value bet funziona meglio di un pot control, anche se all’apparenza è di valore inferiore.
Ci possono essere diversi motivi che portano a questo, ma tendenzialmente è perché quella thin value potrebbe ricevere degli hero call che nel secondo caso non riceveremmo.
Con la pratica e lo studio, tra solver, blocker e teoria di poker varia, impareremo a raffinare la nostra capacità di riconoscere le situazioni. Nel frattempo, se non sei sicuro che la tua mano sia avvantaggiata allo showdown… impara a checkare!