A volte, guardando i più forti professionisti di poker in azione, sembra quasi che sappiano cosa hanno in mano gli avversari, come se potessero vedere le loro carte con delle lenti a contatto speciali.
Ma diversamente da quanto le persone a digiuno di poker possano pensare, scrive il coach statunitense Jonathan Little, questo non è una sorta di “dono divino”, ma ricade nella comprensione approfondita di come i range interagiscono.
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Mai su monomano
Per iniziare, nel suo contributo sulle colonne di CardPlayer Little sottolinea l’importanza di non attribuire mai agli avversari una singola mano.
A meno che il tuo avversario non sia particolarmente incapace, devi sempre sforzarti di attribuirgli un range di mani e poi restringerlo progressivamente strada per strada in base alla sua azione. Non metterlo su una mano specifica prima del flop e poi affidarti alla speranza di aver indovinato fino al river!
Il pro statunitense spiega che finché ci sono più mani che un giocatore affronta alla stessa maniera, è impossibile capire cosa effettivamente egli possa avere.
Quando qualcuno rilancia preflop può avere AΧAΧ, 7Χ7Χ, KΧQΧ ma finché gioca queste mani alla stessa maniera non c’è modo di capire quale potrebbe avere. Uno degli errori più grandi dei principianti è di mettere l’avversario su una mano precisa.
Contro un avversario tight
Little fa poi l’esempio specifico di una mano in cui un avversario tight apre 25$ su uno stack di 100bb a una partita cash game live 2$-5$. Hero chiama da big blind.
Su flop 9♠7♣6♠ hero checka e oppo punta 30$ su pot di 52$. Hero chiama.
Diamo per buono che il tuo avversario faccia l’errore tipico di cbettare tutto quello che apre preflop. Su questo board è una buona notizia per il tuo range di difesa da big blind. Mani come K♥6♥ e AΧ8Χ hanno abbastanza equity da giustificare un call.
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Leadare il turn
Al turn arriva 5♥ e secondo Little hero qui deve uscire in bet.
Lo spot perfetto per leadare sia con le tue mani migliori sia con progetti e mani fatte che è improbabile siano vincenti a questo punto. Una ragione: perché rispetto all’avversario hai molte più premium hand, ossia scale, nel tuo range. Nota che il tuo avversario in pratica non ha scale nel suo range. Se folda le mani peggiori di set, folderà quasi tutto. Ma anche se dovesse continuare con overpair, folderà ugualmente il 64% delle volte, rendendo la bet in lead estremamente positiva.
Per chiudere, Little ricorda di considerare sempre come il range interagisce con quello dell’ avversario, e poi giocare di conseguenza.