Qualche settimana fa, il progetto dell’ingresso dell’Italia nella liquidità internazionale ha ricevuto il sostegno di GGPoker che ha spiegato, durante l’esame della commissione per il riordino dei giochi a distanza, i lati favorevoli della questione, convincendo il Presidente Garavaglia.
A bilanciare nell’altro senso, purtroppo, la cosa è intervenuto ieri in commissione il direttore generale dell’ADM Roberto Alesse, che fondamentalmente ha negato tutti i vantaggi espressi in precedenza e spiegato come potrebbe verificarsi un serio rischio di riciclaggio.
Comparatore Bonus Poker
Room | Bonus | Visita |
---|---|---|
Bonus Poker fino a 3.200€ | ||
Rakeback ESCLUSIVA | ||
Bonus Poker fino a 1.111€ |
Italia e liquidità internazionale/condivisa
Andiamo con ordine: secondo quanto riportato da Gioconews, Marco Trucco avrebbe indirizzato la poker room leader mondiale GGPoker a sostenere l’Italia nel progetto della liquidità condivisa.
Già nel 2022 Trucco ha spiegato che GGPoker volesse sfociare nel mercato italiano, e verso la fine del 2023 è stato richiesto un incontro con i vertici dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli per discutere della questione.
Sfruttando il periodo di pianificazioni sul riordino giochi online, GGPoker ha spiegato in commissione che l’ingresso dell’Italia nel panorama dot-com porterebbe una sequenza di vantaggi:
- Ripresa del poker online (skill) rispetto agli altri giochi (azzardo), dopo la perdita di quote dovuta alla stasi tra l’approvazione del frespt e il (non) ingresso nel mercato
- Vantaggio di 23 milioni in entrate erariali
- Maggiori controlli sulla sicurezza del gioco, potendosi appoggiare ai dipartimenti di sicurezza più sviluppati del dot-com
Il Presidente Garavaglia ha manifestato positività spiegando di essere stato convinto dalle parole del portavoce della poker room. Un ottimo segnale per chi desidera giocare sul dot-com, ma che ha trovato ieri un muro.
Comparatore Bonus Poker
Room | Bonus | Visita |
---|---|---|
Bonus Poker fino a 3.200€ | ||
Bonus 100% fino a 500€ | ||
300% fino a 1.050€ |
Alesse: “Nessun vantaggio erariale, problemi con riciclaggio”
Alla Commissione Finanze del Senato, riporta Gioconews, il direttore generale dell’ADM Roberto Alesse è intervenuto, di fatto castrando le idee precedentemente espresse e segnalando i problemi aggiunti che si andrebbero a verificare.
Le sue parole ricordano lo storico del poker online in Italia: legalizzato nel 2006, rivisitato nel 2015 con la Legge di Stabilità. In quell’occasione l’ADM firmò per consentire l’ingresso nella liquidità condivisa con Francia, Spagna e Portogallo, al fine di aumentare l’attrattività del poker online legale.
L’idea era combattere le poker room illegali o internazionali senza licenza italiana, che attiravano giocatori grazie a tornei e tavoli più ricchi, unendo la liquidità dei mercati per formare pool di utenti e montepremi più interessanti.
Di quel progetto, stando alle parole di Alesse, non se ne fece più nulla perché molti ritennero che potesse diventare uno strumento di riciclaggio. Altrettanto oggi, secondo le valutazioni ADM, tali modalità di gioco non aumenterebbero le entrate erariali e comporterebbero un serio rischio di riciclaggio.
Utilizzando le stesse motivazioni di nove anni fa, Alesse ostacola non solo i progetti di liquidità internazionale ma anche condivisa europea.