Un concetto che vale assolutamente la pena imparare per approcciarsi al mondo della matematica applicata al poker: che cos’è la Fold Equity?
Il poker è un gioco composto di molti fattori: c’è l’innegabile parte di fortuna (che peraltro è parzialmente calcolabile, vedi questo articolo sulla varianza), c’è una componente psicologica, spesso sopravvalutata o sottovalutata, e forse la più importante componente matematica.
In fondo in un gioco di carte la probabilità è l’unica cosa che serve per valutare la forza e la correttezza delle nostre decisioni.
Nel poker questo concetto è stato approfondito ed estremizzato, partendo dalla matematica di base delle pot odds fino alle teorie più complesse e articolate della GTO.
Quest’oggi andremo ad approfondire un discorso che sta nel mezzo: abbastanza semplice da essere spiegato, abbastanza complesso e importante da rientrare nella macro categoria delle frequenze.
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Fold Equity
Cos’è la Fold Equity? Semplicemente la percentuale delle volte in cui il nostro avversario dovrebbe passare a fronte di una nostra puntata per renderla profittevole.
Il calcolo matematico della fold equity è piuttosto elementare: BET/(BET+POT) espresso solitamente in valore percentuale.
La FE serve a capire se la nostra puntata sarà profittevole in termini di fold avversari, e quindi quante volte vinceremo il piatto uncontested senza preoccuparci del valore della nostra mano.
Se sappiamo o stimiamo che il nostro avversario in uno determinato spot folderà più spesso del risultato del calcolo della fold equity, la nostra puntata sarà sempre profittevole.
Con un breve esempio vi spiegheremo perché:
Immaginiamo di puntare €6 su un piatto di €10: la nostra fold equity sarà
€6/(€6+€10) = 6/16 = 37,50%
Se il nostro avversario folderà in quella situazione il 45% delle volte, la nostra move genererà profitto automatico, poiché 45%>37,5%.
Infatti il 45% delle volte vinceremo €10, il 55% perderemo €6, quindi a lungo termine questa giocata ci regalerà €1,20 di profit (il calcolo è: (F%*pot)-(C%*bet) dove F% sta per frequenza di fold e C% frequenza di call. (45%*€10)-(55%*€6) = €4,50 – € 3,30 = +€1,20 ).
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Fold Equity sulle size più comuni
In questa tabella puoi trovare la Fold Equity minima necessaria a rendere profittevoli le size più comuni.
Size | Fold Equity |
Bet 1/3 pot | 25,00% |
Bet 1/2 pot | 33,33% |
Bet 2/3 pot | 40,00% |
Bet 3/4 pot | 42,86% |
Bet pot | 50,00% |
Errori da non commettere
Attenzione: questo calcolo non prende in considerazione nient’altro che la move in un determinato spot: la nostra equity, l’equity che possiamo stimare da oppo basandoci sul suo range e il board sono discorsi a parte che non andremo ad approfondire qui.
Ad ogni modo quei €6 di quando il nostro avversario chiamerà, non sono ovviamente sempre persi.
Abbiamo scoperto che quando il nostro avversario folderà più di quanto calcolato con la FE, la nostra bet sarà sempre EV+.
Ma se foldasse di meno sarebbe sempre una mossa negativa? No!
Semplicemente non avremo un guadagno automatico dalla nostra bet, ma potremo vincere allo showdown (meno un nostro avversario è incline al fold, più alto sarà il nostro showdown value contro di lui), o semplicemente impareremo a pot controllare e non bluffare troppo spesso contro di lui.
In sintesi
La fold equity è uno strumento indispensabile da conoscere e comprendere se si vuole approfondire il gioco del poker.
Il calcolo che abbiamo riportato è quello espresso nella sua forma più pura, e non può contenere tutte le variabili che esistono in una mano di poker.
Soprattutto, la capacità di stimare la reale frequenza con cui un nostro avversario folda in un determinato spot non è semplice da maturare, e non sarà mai precisa.
Il suo range, il board, l’action precedente e la size di puntata (per citare alcune variabili) divideranno vari scenari, tutti differenti tra di loro.
Ad esempio, puntare in un 3-bettato su flop A-K-J con due cuori sarà diverso da puntare in un semplice raisato su 2-9-5 rainbow, e lo stesso avversario ci fornirà fold equity differenti.
Certamente conoscere il gioco del nostro avversario, magari con un software di tracking o semplicemente notando il suo stile, potrà fornirci molto spesso delle buone stime, in particolare ai livelli più bassi.
Non resta che continuare a studiare, analizzare gli scenari, fare esperienza e continuare sempre a migliorare. Buon lavoro!