Il poker inteso come gioco fine a se stesso è un grado di regalare grandi emozioni e momenti ad alto contenuto scenico grazie a una serie di mani di incredibile livello. D’altronde ce ne accorgiamo quasi ogni giorno grazie a una serie di analisi di mani che coinvolgono grandi giocatori. Ma il poker è anche una community in grado di muovere grandi e belle sensazioni anche dal punto di vista empatico e umano.
L’ultimo caso che rafforza questo nostro concetto sta vedendo come protagonista MIchael Graydon. Non stiamo di certo parlando di un grande campione, del quale basta parlare per suscitare scalpore e far partire click per leggere articoli o vedere hand review. La sua è una storia particolarmente toccante, ma che come spesso accade in questa community ha trovato un finale a dir poco lieto.
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Anche se un’altra pagina di questa storia è ancora tutta da scrivere.
La storia di Michael Graydon
Michael, grande appassionato di poker e giocatore in maniera saltuaria, si è visto diagnosticare un cancro terminale al cervello. La sua vita negli ultimi mesi è stata costellata dalla costante ricerca di armi per combattere la battaglia più importante, quella per la vita. Ma nel frattempo è emerso un suo grande desiderio, non facile da realizzare sotto tanti aspetti: giocare il Main Event delle WSOP.
Da qui è emersa una grande mobilitazione da parte di componenti anche di spicco della community pokeristica mondiale. Persino un grande come MJ Gonzales, il noto coach di star del calibro di Doug Polk e Daniel Negreanu, si è mosso in prima persona per incentivare la realizzazione di questo grande sogno. Finchè non è stato raggiunto il traguardo prefissato: il 70% del buy-in è stato coperto da donazioni, più o meno grandi.
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Grande commozione si è creata attorno a Michael dopo la notizia di questo traguardo raggiunto. Ma c’è di più, perchè non c’è mai fine al cuore e all’empatia della community del poker. Dunque annoveriamo Maria Ho che si è offerta di pagare il volo (ovviamente con tutti i comfort necessari) per portare Graydon a Las Vegas. E poi c’è la presenza di All-American Dave, uno dei brand più noti nel campo dei food truck, che offrirà il cibo necessario durante il soggiorno di Michael in Nevada.
Ora non resta che vivere l’ultima pagina di questo sogno: Michael Graydon al Main Event WSOP. Il braccialetto sarà difficile da vincere, ma il viaggio sarà meraviglioso.