Non farti prendere la mano: perché non aggredire con le monster?

Ago 13, 2024

Jonathan little aces

Jonathan Little regala sempre delle perle! Ottimi spunti di riflessione, anche partendo da mani che potrebbero essere inquadrate come semplici colpi di sfiga, è possibile imparare qualcosa.

In questo articolo:

L’articolo pubblicato su Card Player è esattamente questo: una mano che poteva andare anche meglio, soprattutto quando sei in una streak perdente. L’importante è non buttarsi giù e mantenere la concentrazione, senza spingere quando non serve.

 

Comparazione Bonus Poker

RoomBonusVisita
500 €
500 €
500 €

Questo comparatore confronta i bonus di benvenuto attualmente verificabili sui bookmaker italiani.

 

La mano

Situazione: torneo live da $3.500 a blinds 100-200

Preflop: Un giocatore splashy apre a 400 con stack 15k, Little spilla KK e 3-betta 1.200 da HJ, trovando il call di un player da CO che sembra sensato, e dall’original raiser.

Flop: Q104 (4.100) – Triplo check

Turn: Q1043 (4.100) – Giocatore splashy punta 1.800, Little chiama

River: Q10437 (11.300) – Giocatore splashy punta 6.500, Little chiama di nuovo e mucka di fronte al Q10 avversario.

 

Comparatore Bonus Poker

RoomBonusVisita
1050 €
965 €
20 €

Questo comparatore confronta i bonus di benvenuto attualmente verificabili sui bookmaker italiani.

 

L’analisi

Preflop si realizza una situazione ideale per Little, che con la seconda best hand trova due giocatori che chiamano con un range cappato, composto di mani forti ma non abbastanza premium, come 99-QQ, AQ+. Alcuni giocatori commettono l’errore di chiamare con mani da implied odds come 2-2, A-5s e suited connector.

Considerando i range avversari, è un ottimo flop da checkare per vedere in che direzione va la mano. Il plan è di non foldare K-K contro una o due bet, ma se c’è azione più intensa bisognerà fare attenzione a mani come Q-Q e 10-10. 

Al check di CO, Jonathan si sente confident di avere la mano probabilmente migliore, e con questa action può indurre qualche Q o 10 a pagare tra turn e river.

Dopo la puntata di oppo al turn, Little si sente comunque di avere la mano migliore quasi con certezza, ma rilanciando potrebbe trovare call solo da Q-X forti (che punterebbero ancora al river) e made hand migliori come set e Q-10. Non c’è grande preoccupazione di altre mani che improvano al river, quindi il call si rivela la soluzione ideale.

Allo stesso modo, al river è un easy call. Tanti giocatori potrebbero valuebettare top pair pensando che Little avrebbe sempre puntato al flop o rilanciato al turn con mani migliori, e quindi un giocatore splashy potrebbe anche bluffare con A-J o J-9.

Va notato che alcuni giocatori che vedono molti flop e turn potrebbero in realtà non essere così aggressivi, che vuol dire che quando puntano forte spesso rappresentano ciò che hanno. Il concetto potrebbe applicarsi in questo caso, ma va ricordato che per molti una mano come Q-J è abbastanza forte per valuebettare questo spot.

Alla vista della doppia coppia avversaria, Jonathan nota come sarebbe potuta andare anche peggio se fosse stato più aggressivo. Ed è questa la lezione del giorno! Non basta un K-K dopo tante mani perse, bisogna sapersi sempre controllare.

 

Entra nella migliore community sul poker

Accedi al gruppo Facebook per confrontarti con centinaia di Grinders e restare aggiornato sulle iniziative di Grinderlab

Potrebbe interessarti anche:

Chatta
Serve aiuto?
Ciao, sono Dario 😄
Come posso aiutarti?