Gli home games e la partite di poker low-stake sono piene di giocatori che foldano malvolentieri.
La cosa ovviamente presenta molto valore, anche se a volte può capitare di vedere la propria coppia di assi craccata dall’avversario che ha seguito fuori odds fino al river con 7-2o per trovare in ultima strada il punto migliore.
Su come affrontare i giocatori che non foldano mai è uscito di recente il nuovo libro di Alex ‘assassinato’ Fitzgerald, How to beat players who never fold: succeeding in casino poker tournaments and low stake home games, di cui è stato pubblicato un estratto sul portale poker.org.
La linea di separazione tra pro e amatori
Per ‘Assassinato’ è la capacità di foldare che realmente distingue un poker pro da un poker amateur.
Ciò che realmente separa i pro dai pokeristi medi è la capacità di foldare. Un pro è capace di foldare un colore piccolo quando crede che l’avversario ne abbia uno più alto. Il pokerista medio invece semplicemente non ha questa abilità. La maggior parte delle persone decide in base alla forza della propria mano, siccome gli esseri umani sono innamorati delle scorciatoie. Per gli esseri umani è difficile chiudere doppia coppia, set, colori, scale o meglio e quando lo fanno credono che tutte queste mani siano di assoluto valore dal momento che hanno aspettato a lungo prima di vederne una. Per questa ragione molti non sono neanche toccati dall’idea di foldare doppia coppia o meglio. Dannazione, tanti non vogliono foldare neanche quando chiudono una coppia!
Quando non è giusto foldare ma foldare molto
Secondo Fitzgerald, si può facilmente capire se al tavolo vi sono professionisti per la loro capacità di foldare senza patemi, accompagnata dalla capacità di pazientare in attesa del momento buono per prendere il pot, senza bisogno di dover vincere ogni mano in cui entrano.
Le persone normali non la pensano così. Nits, maniac, calling station e regular vedono l’abbandono di un piatto come un segno di debolezza. Credono che gli sia dovuto qualcosa perché sono stati loro a rilanciare prima del flop. Credono di aver dimostrato forza e che quindi tutti dovrebbero rispettarli. Non vedono la realtà nei termini della realtà. In fondo sanno che il loro avversario probabilmente ha hittato un board coordinato e che difficilmente folderà ma si rifiutano di accettarlo. Queste caratteristiche distinguono un pokerista dilettante. Un professionista ha il controllo delle proprie emozioni, potrebbe provare le stesse cose di un dilettante ma le ignora per intavolare la mossa giusta. E la mossa giusta è non solo foldare ma foldare molto. Quando sei in un tavolo full-ring hai di fronte otto giocatori diversi. Sono letteralmente otto persone contro di te: otto mani casuali batteranno quasi sempre la tua mano casuale. A volte passerai ore senza vincere.
Convivere con la noia
Per Fitzgerald, in definitiva, i professionisti di poker riescono a gestire la noia delle lunghe attese ai tavoli verdi.
Devi affrontare le mani una alla volta. Non puoi affrettare il tuo lavoro. Le persone giocano a poker per lo stesso motivo per cui controllano i loro cellulari ogni trenta secondi: si annoiano facilmente. Stanno cercando un modo per non annoiarsi e giocare una mano è divertente mentre foldare è noioso. Per questo motivo, la maggior parte di noi sceglie di giocare più mani di quanto dovrebbe. Abbiamo una predisposizione a giocare perché la noia fa schifo. Ciò significa che dovremmo sempre essere sospettosi di noi stessi quando vogliamo giocare una mano mediocre. Crediamo davvero di aver trovato una situazione redditizia o siamo solo annoiati? Calling station, maniac, nits e reg non riescono a resistere al canto della sirena. Dobbiamo essere diversi da loro. Se ci sembra di foldare troppo, allora probabilmente stiamo giocando correttamente.