Se stai ancora seguendo una delle vicende più calde della community del poker mondiale, abbiamo la tua più totale stima. Ci sono state tante novità negli ultimi giorni nella disputa Robbi Jade Lew vs Garrett Adelstein. E abbiamo visto anche tante occasioni in cui qualcuno ha cambiato idea in maniera repentina su questa vicenda.
Ora però sono arrivati altri risvolti, che potrebbero dare man forte alla tesi secondo la quale Robbi non ha cheatato nella famosa mano con J4. Stando alle ultime indicazioni, arrivate dalla stessa donna, la macchina della verità alla quale si è sottoposta non avrebbe dato adito a confermare le accuse di queste ultime settimane.
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Robbi Jade Lew passa il test della verità
Gli ultimi aggiornamenti sono arrivati dal profilo Twitter di Robbi Jade Lew. Una serie di domande alle quali la donna ha voluto fornire una risposta. Anche attraverso un breve video, come stiamo per vedere.
Another day in the office??? Depends who you ask! 🤷🏻♀️ 4 UPDATES to report:
1) Spent afternoon @ Hustler Casino. Met w/ Lead Detective H.G. to submit concrete evidence to finalize arrest for B.S. (Twitter Messages from me, Employee info from Nick). Photos from LA Times coming soon pic.twitter.com/vrZ0U7sdEJ
— Robbi Jade Lew (@RobbiJadeLew) October 14, 2022
Stando a quanto riportato dalla donna, lei avrebbe risposto a tre domande. Andando per macroaree, le è stato chiesto se ha imbrogliato al tavolo, se ha cospirato con altri in occasione dell’episodio di Hustler Casino Live e se ha usato dispositivi per avere possibilità di cheating. A tutte e tre le domande ha risposto di no.
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Questo genere di macchine della verità ha un margine di errore dello 0,1%. Dunque è assai credibile quanto risposto da Robbi, anche se non manca un po’ di scetticismo sulle modalità di somministrazione di questo test.
In ogni caso resta in ballo un’altra chance per gli amanti del complotto e per chi crede che Robbi Jade Lew sia in torto. Infatti è ancora in piedi la taglia da 250.000 dollari per chi riuscirà a dimostrare il cheating ai danni di Adelstein. Niente, dunque, è ancora concluso.
