Le World Series of Poker hanno sempre dimostrato una grande propensione all’apertura verso ciò che va di moda, con il passare delle generazioni. Ce ne siamo accorti soprattutto l’anno scorso, quando la voglia di giocare era talmente grande nonostante la pandemia, che si decise di organizzare la prima edizione delle WSOP online. Ma anche di fronte alle varianti c’è sempre stata grande attenzione.
Ce ne stiamo accorgendo nell’edizione che stiamo vivendo e che finora ha assegnato titoli e braccialetti praticamente in ogni specialità esistente. Uno degli ultimi ha visto il trionfo di Chance Kornuth nello Short Deck, una variante che vede tante differenze rispetto al Texas Hold’em. Le dinamiche sono molto simili, ma si gioca con appena 36 carte e ci sono diverse possibilità di fare punto, anche in modalità low.
Andiamo a scoprire come si sono evolute le cose nel torneo giocato qualche giorno fa alle WSOP.
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Lo Short Deck approda al Rio
Kornuth ha vinto un torneo che ha visto la presenza di 66 giocatori, in una specialità che ha visto la luce del giorno ai tavoli più ricchi e pazzi di Macau. Qui è stata inventata questa nuova variante del No Limit Hold’em, che al momento della sua fondazione è stata ribattezzata Six-Plus Hold’em. Queste due modalità di gioco hanno una cosa in comune, ovvero il mazzo da 36 carte.
Vengono eliminate tutte le carte dal 2 al 5, il che rende le situazioni di gioco molto meno variabili. Ci sarà molto meno spazio per il bluff, anche se non è mai detta l’ultima parola quando ci sono certi fenomeni in giro. A parlarne nei giorni precedenti alle WSOP era stato Dan Cates, uno di quelli che ha giocato lo Short Deck proprio in Asia:
È molto simile al Pot Limit Omaha non per le modalità di gioco ma perchè le percentuali di vittoria in ogni mano sono molto simili. È un Pot Limit Omaha con molti più shove in quanto si gioca No Limit. In questa variante il flush batte il full, ma anche altri matchup lavorano diversamente. Ad esempio A-K contro J-10 suited è un coin flip a tutti gli effetti
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Insomma, per dirla con parole povere stiamo parlando con un No Limit Hold’em col mazzo dimezzato ma con dinamiche di gioco e possibilità di vincita molto più simili al Pot Limit Omaha. E tu sei pronto a fiondarti in questa variante?
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Photo credit: WSOP.com
