È un grande classico: quando ci avviciniamo ai premi in un torneo di poker, i giocatori cominciano a pensare e pensare e pensare… e in realtà semplicemente a perdere tempo sperando che nel frattempo esca qualcuno e di avvicinarsi così sempre di più ai premi.
Ma tankare in prossimità della bolla ha davvero senso? Qui entra in gioco una sorta di paradosso della teoria dei giochi: non è la mossa migliore, anzi ti svantaggia, ma è necessario. Andiamo a vedere il perché!
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Tankare è uno svantaggio per tutti
Così sulla carta può sembrare una gran furbata, e infatti più o meno a tutti viene in mente di farlo. Attendo 20 secondi ogni mano, e in un giro di bottone ho già un vantaggio rispetto agli short degli altri tavoli.
Infatti loro pagheranno più blinds, vedranno più mani, e si troveranno quindi più spesso in condizione di pushare, rischiando di uscire e avvicinandomi un passetto in più verso l’ITM.
Peccato che non siamo gli unici geni ad averci pensato, anzi tutt’altro. Tutti i tavoli faranno presumibilmente lo stesso, e il gioco rallenterà e basta.
“Poco male” direte, e invece si crea uno svantaggio per tutti i giocatori del torneo. Si giocheranno meno mani a un determinato livello, tecnicamente “avvicinando” il livello successivo, in cui lo stack dei corti sarà ancor meno alto in relazione ai bui e quindi con fold equity più bassa, range di shove più rischiosi e maggior casualità nel risultato. Giocando più velocemente, potremo vedere più mani a un livello dove il nostro stack ammonta a più blinds.
Insomma, la scelta migliore per tutti sarebbe giocare più rapidamente, giusto? Sbagliato.
Qui entra in gioco una situazione della teoria dei giochi molto affascinante. Penserete che questa branca della matematica cerchi di generare il maggior vantaggio per tutti, invece esattamente come nel poker vuole solo impedire agli avversari di prendersi un vantaggio su di noi.
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L’equilibrio di Nash e l’ottimo di Pareto
Il “paradosso” (che tale non è, in realtà) è quello delle due gelaterie sulla spiaggia (che spiega anche perché McDonald’s e Burger King sono sempre vicini).
In una spiaggia di 1km, ci sono due gelatai che dividono la spiaggia in due metà esatte e si posizionano al centro della propria zona per minimizzare la distanza media dei clienti.
Uno dei due gelatai si sposta di qualche metro verso il centro della spiaggia per rubare un po’ di clienti all’altro, che, scoperta la situazione, fa lo stesso rendendo pan per focaccia.
Alla fine i due gelatai finiscono esattamente al centro, confinando uno con l’altro. Questa è una situazione dove c’è Equilibrio di Nash (nessuno ha interesse a cambiare posizione) ma non Ottimo Paretiano in cui si massimizza il benessere sociale. Infatti, la distanza media percorsa dai bagnanti è aumentata di molto.
Tornando al tanking pre-bolla: sapendo che c’è chi lo fa, non possiamo prenderci lo svantaggio di giocare più mani degli avversari sugli altri tavoli. Anche se sappiamo che non è la cosa più intelligente, dobbiamo continuare a farlo per preservare l’equilibrio.
Cercate solo VI PREGO di non farlo in bolla piena quando siamo hand by hand 😭