Vi abbiamo raccontato questa mano esclusiva, riportataci in prima persona da un player al tavolo, tra Steve O’Dwyer e un giocatore occasionale in cui l’irlandese estrae il massimo valore da un full.
Abbiamo avuto modo di notare come la condotta del recreational non sia stata da 10 e lode, ma la parte più importante di questa mano è la condotta di Steve.
Se pensate che “con full siamo buoni tutti“, questo spot è ben diverso. Steve infatti ha un full che viene battuto da un numero enorme di mani, e che può trovare call da peggio in pochissimi casi. Insomma, questa bet è una “cecchinata” ad arte da parte dell’irlandese, vediamola subito!
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Steve O’Dwyer e una value sopraffina
Situazione: Early stage, blinds 400/800 e un big blind ante da 800.
Preflop: Steve (30k) apre da UTG+1 a 1.600 con 5♠5♣, 3-bet del BB (51.100) a 5.000 con Q♦Q♣, call dell’irlandese, che si presenta nel colpo con 30.000 chips contro le circa 51.000 di oppo.
Flop: K♣J♥5♥ (11.200) – BB check-calla la bet 2.500 di Steve
Turn: J♦ (16.200) – Ancora check-call da big blind, con O’Dwyer che punta 4.500 chips.
River: K♠(25.200) – Terzo check, Steve shova per circa 18.000 chips e trova il call del suo avversario che lascia per strada più di mezzo stack.
La condotta di O’Dwyer
Se la condotta di BB apre la possibilità di discussione, tra chi può dire che era un bluff-catch motivato contro un avversario bilanciato come O’Dwyer e chi può dire che su un board del genere si folda tutto ciò che non è value a occhi chiusi, dovremmo focalizzarci un attimo sulla giocata di O’Dwyer.
A volte diamo quasi per scontato che un giocatore del suo calibro prenda valore dove e quando gli pare, ma questo spot è particolare. Q-Q è plausibilmente l’unica mano che può pagare da sotto, finché non sappiamo come si comporta il recreational con un A-high in questo spot.
Un range di 3-bet prevede infatti grossolanamente pair, broadway e A-X. In questo spot contro apertura in early position potrebbe essere più stretto, ma al flop già si riducono le possibilità di A-A che andrà spesso in continuation bet, così come di top pair. Possiamo dire che spesso qui oppo ha missato il board, ma quando chiama la bet di Steve, qualcosa deve aver preso: un draw di colore? Un Jack? Una pair come Q-Q o forse più bassa? Ci può anche essere una porzione di set trappati K-K e J-J.
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Il turn tende a spostare ancor più l’ago della bilancia verso un mid-value, visto che la maggior parte delle mani forti non prosegue in trapping su due street. Ma è il river che probabilmente toglie ogni dubbio, poiché i K e i J di oppo non vorranno rischiare un check back di O’Dwyer.
È forse considerando questo che il player irlandese decide di effettuare una puntata per valore con il full più piccolo di questo board.
Singolare la size importante, che forse limita i call per i pochi A-X ancora nel range avversario. A questo punto si può solo pensare che Steve abbia il superpotere di leggere la mente degli avversari… O forse un 5k per lui ha la stessa importanza di un €0,10 per noi!
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Photo credits PokerNews