Una mano storica quella che Phil Galfond va ad analizzare oggi: uno scontro in early stage tra il full di Vanessa Selbst e il quads di Gaelle Baumann al Main Event WSOP.
Vanessa Selbst vs. Gaelle Baumann, Main Event WSOP
Situazione: Day 1 del Main Event WSOP 2017, blinds 75/150
Preflop: Vanessa Selbst apre 400 con A♦A♠, Gaelle Baumann chiama con 7♥7♦ da BTN, si appoggia anche il BB Schwartz con J♣8♥.
Flop: A♣7♣5♣ (1.275) – Checka Schwartz con flush draw, Vanessa punta 700, chiama solo Baumann.
Turn: A♣7♣5♣ 7♠ (2.675) – Selbst checka, Gaelle punta 1.700, Selbst alza a 5.800, call di Gaelle.
River: A♣7♣5♣ 7♠ 4♦ (14.275) – Vanessa punta 16.200, Baumann raise 36.500 mettendo all in Vanessa. Selbst incredibilmente riflette a lungo, ma alla fine chiama ed esce.
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L’analisi di Phil Galfond
Flop
Vanessa potrebbe checkare, perché settando gli assi blockeri gli A-X avversari che sono la mano principale da cui vuoi ricevere call, quindi con una bet ricevi più call da flush draw con un’equity ragionevole.
Oppure potrebbe bettare per prendere valore da quegli assi che rimangono, o set più deboli come qui, o anche flush draw a cui vuoi far mettere dei soldi. Per i flush draw medio-deboli si applica anche il principio di negazione dell’equity.
Il call di Baumann mi sembra l’unica via, non rilancerei con middle set perché non ottieni un granché. Mi piace il fold di Schwartz perché in molti casi puoi trovare avversari con K♣ o Q♣ che ti rendono praticamente drawing dead.
Turn
Al posto di Vanessa, se punti small puoi ricevere call da molti flush draw, ma se punti big folderanno quasi sempre. Ha stimato il range avversario in A-X, carte alte con fiori, flush già chiusi, occasionalmente set.
La vera domanda è se Vanessa pensa che la Baumann potrebbe chiamare al flop con una mano come 7♥6♥. Io non credo, quindi non dovrebbe avere trips molto spesso. Mi faccio questa domanda perché i trips sono una delle mani principali contro cui vuoi check-raisare.
Blockerando due assi, vuoi prendere valore dai colori e dai progetti principalmente, e quindi qual è il modo di massimizzare? E come faccio a indurre bluff? Il check è la strategia migliore.
Nei panni di Gaelle non vuoi mai slowplayare in questo spot, è un errore da principianti: “Ho il nuts, sono imbattibile, non voglio che l’avversario foldi”. Devi sempre pensare a cosa può avere l’avversario: in questo board puoi prendere di mira molti assi, colori e draw.
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La size è importante, perché è un’info per la hand reading di Vanessa: 2/3 pot non penso la faccia con A-T o A-J, troppo thin dopo che Vanessa ha puntato contro due avversari su questo board. Penso che rappresenti trips o flush, occasionalmente A-Q, ma non è una mano che può puntare turn e river e guadagnare molto.
È una riflessione importante, perché quando capisci il range avversario sai anche con cosa può value-raisare contro quel range di mani.
Vanessa con il check-raise sta dicendo “so che rappresenti flush o trips, e ho una mano più forte di entrambe”. Per lo più full house. Al posto di Gaelle qui non bisogna mai 4-bettare perché in quest’action flattando permetti a Vanessa di puntare al river anche con bluff.
Bisogna ricordare che sono due giocatrici forti con edge sul field, e non ha senso rischiare tanto in early stage di un torneo come il Main Event WSOP. Meglio conservare lo stack per giocare sulle mille altre cose che possono succedere contro avversari peggiori.
River
In teoria Vanessa dovrebbe forse andare all in, ma nel Main Event le chips valgono molto. Mi piace questa piccola overbet, che non spaventa i full minori e i colori.
Qui arriva il punto chiave della mano, quando Vanessa deve affrontare l’all in e invece di snappare festeggiando con il second nuts, è incredula e preoccupata. Questo separa i grandi giocatori dalla maggioranza.
Vanessa sta dicendo di avere full house, Gaelle sta dicendo di avere una mano che batte full house. Cosa può essere? Quads o un full forte.
Poi dice “fammi controllare i semi delle mie”. Può confondere, ma è molto importante, perché Vanessa pensa di essere contro 7-7 oppure A-7s. Considerando che 7♠ e 7♣ sono sul board, restano A♦7♦ e A♥7♥, e se Vanessa avesse in mano gli assi di cuori e quadri, saprebbe che Gaelle non potrebbe avere A-7s.
Supponendo quindi che A♥7♥ possa essere nel range di Gaelle, Vanessa a questo punto deve chiamare per odds, vincendo nel 50% dei casi e uscendo nell’altra metà.
Direi che è una giocata perfetta da parte di entrambe e non farei nulla di diverso. Credo che Vanessa sia una delle giocatrici di maggior talento di sempre, e queste riflessioni non hanno fatto altro che verificarlo.
Conclusioni
Ecco i punti che si notano in questa mano e che possono esserti utili per migliorare la tua strategia:
Devi sapere cosa rappresenti
È grazie a questo che Vanessa stava quasi per trovare il fold.
Non slowplayare in automatico
Gaelle poteva checkare back al turn. Non l’ha nemmeno considerato, e nemmeno io, nonostante la mano enorme. Se non ti è chiaro quando puoi e quando non puoi, nel dubbio non farlo.
Restringere il range e giocare di conseguenza
Devi sempre ragionare in base alle action pregresse, cosa rimane nel range dell’avversario e cosa prendere di mira. La chiave della mano è che con questa action strong, entrambi i range si erano delineati verso valore massimo. Un flush avrebbe trovato sicuramente un fold prima o poi.
Vanessa ha giocato strong perché sapeva che Gaelle poteva avere doppie coppie e set che poi si sono trasformati in full. E alla fine ha ridotto il range a sole due combo. Se avesse potuto ridurla a una, probabilmente avrebbe trovato un fold da campionessa.