L’Italia del poker torna a gioire grazie a uno dei suoi rappresentanti. E lo fa ancora una volta nel corso di un evento che rientra nel circuito delle WSOP, anche se stavolta si tratta di quelle online. Dopo il trionfo di Alessio Podda nel corso del circuit delle World Series svolto a Rozvadov, a portare in alto il tricolore è stato Armando D’Avanzo.
Il player italiano è stato capace di portare a casa uno dei braccialetti più difficili da conquistare per quanto riguarda le WSOP. Stiamo parlando dell’evento Colossus, uno di quelli che presenta uno dei field più ricchi di partecipanti già nella sua versione live. Era impensabile che la situazione non fosse la stessa anche per quel che riguarda la sua versione “da remoto”.
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In ogni caso il nostro D’Avanzo è stato più forte di tutto e di tutti, tanto da portare a casa l’ambito riconoscimento. Ma scopriamo come ci è riuscito.
Armando D’Avanzo un vero Colossus
L’azzurro si è schierato tra un field che ha visto in “campo” ben 10.903 entries. Tutto nella norma considerando gli appena 400 dollari di buy-in a fronte di un montepremi garantito da 3 milioni che è stato naturalmente sfondato, tanto da sfiorare quasi i 4 milioni. In ogni caso, le cose sono andate bene fin dall’inizio per il buon Armando.
Al tavolo finale, tra gli altri protagonisti c’era anche l’argentino Damian Salas, runner up nel Main Event “di scorta” disputato con spola tra Rozvadov e Las Vegas alla fine del 2020. Il sudamericano si è arreso in nona posizione, proprio all’inizio del Final Table. Ma tra i protagonisti dell’ultimo atto c’era anche una seconda dose di Italia.
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In terza posizione, infatti, si è piazzato Mirko Numerato, residente in Austria e portatore del nickname 25Ezekiel17. Per lui si registra una moneta da quasi 230mila dollari. Tuttavia Mirko nulla ha potuto contro Zambitt – questo il nickname di D’Avanzo. In heads up è arrivato il trionfo contro il giapponese Kosuke Tajima.
Braccialetto al polso e oltre 409mila dollari di prima moneta. Una giornata da sogno, da vero Colossus.