Nel corso della giornata di ieri abbiamo preso spunto da un’intervista realizzata da Card Player ad alcuni professionisti. In particolare il tema riguardava la gestione di alcuni determinati momenti nella vita e nella carriera di un giocatore di poker. Di questo tema si è occupato un altro grande pro player, da tempo sulla cresta dell’onda anche se un po’ più in sordina ultimamente. Stiamo parlando di Charlie Carrel.
Il giocatore britannico ha fatto grandi cose fin da ragazzino, fino a diventare un punto di riferimento per la community. A differenza di quanto detto da Timothy Adams nella stessa intervista, Carrel ha parlato del click nella sua carriera. Ovvero di quel momento in cui ci si rende conto che il proprio viaggio nel mondo del poker prende una piega ben precisa.
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Charlie Carrel e il click della sua carriera
Queste le parole di Charlie Carrel durante l’intervista per Card Player:
Mi piacerebbe dire che quando ho imparato che fare range analysis era la prima e la più importante cosa da fare in ogni singolo spot, il mio gioco è cambiato. Ma ci sono anche altri momenti. Come quando ero convinto di andare broke ma sono riuscito a trovare comunque la svolta mentale. O come quando ho cercato di analizzare ogni singola combinazione di punteggio. Il combo counting mi ha fatto svoltare alcune concezioni che avevo.
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Anche a Charlie è stato chiesto cosa ha fatto e cosa continua a fare per restare sulla cresta dell’onda. E anche in questo caso la risposta è chiara:
Non ho fatto altro che guardare ogni singola partita dei miei avversari, pensare a loro con l’occhio del pokerista e parlare di poker con i miei amici. Non ho mai studiato la GTO ma questa è arrivata a me in maniera quasi involontaria. Così ho continuato a giocare a modo mio con una leggera influenza della GTO e ho acquisito maggiore esperienza.