Quando si parla di schedule si prende spesso come punto di riferimento l’average buy-in, il costo di iscrizione medio di ogni torneo.
L’ideale sarebbe che tutti i tornei cominciassero alla stessa ora, ma sappiamo bene che le cose stanno all’esatto opposto, sebbene la maggioranza di quelli più succosi comincia tra le 20.00 e le 22.00.
Quali aspetti tenere quindi in considerazione oltre all’a.b.i. quando si scelgono i tornei da giocare?
Ecco alcuni pratici consigli che potrebbero tornarvi estremamente utili in quest’ultimo torneo stracolmo di tornei dal prizepool allettante.
Quantità o qualità?
La prima riflessione va fatta sul numero di tornei che si intende giocare.
Più tavoli significa minor qualità e viceversa, anche per i grinder più preparati, figuriamoci per i meno esperti.
La decisione va presa in base alla qualità del proprio B/C game – per chi non abbia alcuna conoscenza coi concetti di A/B/C/n game: l’A-game è il nostro miglior gioco, quello che esprimiamo quando siamo al massimo del nostro potenziale. All’aumentare delle distrazioni, al calare della concentrazione e via dicendo, le nostre performance caleranno. Da qui il B-game, il C-game… – perché sarà proprio questo il livello che terremmo per la maggior parte del tempo.
Insomma, per chi non ha troppa esperienza andare oltre i 4/6 tavoli potrebbe essere un suicidio, i più preparati invece possono arrivare fino a 10/12 senza scendere oltre il B game, ma attenzione alla gestione del tilt…
Conta solo l’abi?
Specialmente in periodo di Series i tornei si dividono principalmente i 4 tronconi:
- quelli con buy-in compreso tra 5 e 15 euro
- quelli con buy-in compreso tra i 25 e i 50 euro
- quelli con buy-in da 100€
- quelli con buy-in da 250€
Prendiamo ad esempio il palinsesto di ieri sera – QUI il report di quanto accaduto ai tavoli online – che comprende sia il NOS KO da 250€ che tanti altri tornei per tutte le fasce di buy-in sopra citate. Proviamo a ipotizzare 2 schedule differenti al medesimo average buy-in con 6 tornei selezionati per ciascuna:
- SCOOP Superstack – buy-in 10€ (re-entry SI)
- Big 10 – buy-in 10€ (re-entry SI)
- 6max club – 5€ (re-entry SI)
- Big 15 – buy-in 15€ (re-entry SI)
- HOT 15 – buy-in 15€ (re-entry SI)
- SCOOP NOS KO – buy-in 250€ (re-entry NO)
Spending totale: 305€
- SCOOP 6-max KO – buy-in 50€ (re-entry SI)
- SCOOP 8-max KO – buy-in 100€ (re-entry SI)
- SCOOP SuperStack – buy-in 10€ (re-entry SI)
- SCOOP Bubble Rush – buy-in 50€ (re-entry SI)
- SCOOP Win The Button – buy-in 30€ (re-entry SI)
- SCOOP Thursday Saver – buy-in 50€ (re-entry SI)
Spending totale: 290€
Nella prima abbiamo inserito il NOS KO, che non compare nella seconda. La spending è simile e potrebbe aumentare in caso di re-entry, specialmente nel secondo caso visto che la maggior parte dei tornei hanno un buy-in superiore a 30€.
Tuttavia la sproporzione che c’è tra il NOS KO e gli altri 5 tornei è tale per cui una eventuale eliminazione, senza un corretto mindset, potrebbe mandare l’intera sessione alla deriva.
Nel secondo caso invece, i buy-in sono simili (eccezion fatta per low stake SCOOP) e la forbice tra il più caro e il più economico è meno della metà rispetto alla prima ipotesi.
Se però l’intento è quello di spendere non oltre 350 euro re-entry compresi, nessuna delle due potrebbe fare al caso visto l’elevato numero di iscritti in ogni singolo torneo e il fattore varianza che cresce di pari passo.
Ecco quindi una schedule bilanciata per una spending compresa tra 170 e 350 euro:
- Big 10 – buy-in 10€ (re-entry SI)
- Big 15 – buy-in 15€ (re-entry SI)
- SCOOP SuperStack – buy-in 15€ (re-entry SI)
- SCOOP 6-max – buy-in 50€ (re-entry SI)
- SCOOP Thursday Saver/Bubble Rush – buy-in 50€ (re-entry SI)
- SCOOP Win the Button – buy-in 30€ (re-entry SI)
Spending: 170€
Questa terza opzione consente almeno un re-entry in ogni singolo torneo e ha una forbice molto ridotta tra il più economico e il più costoso. Inoltre i tornei più lunghi cominceranno all’incirca allo stesso orario, mentre quelli turbo partiranno qualche ora più tardi, modo da non dover gestire situazioni troppo dissimili in caso di deep run su più tavoli a notte inoltrata.
Anche le tipologie di tornei non sono troppo dissimili: quasi tutti i tavoli sono full ring infatti, eccetto il 6-max SCOOP. La struttura del Bubble Rush inoltre, hyper all’inizio e normal in late stage, consentirebbe una registrazione tardiva allo SCOOP turbo in caso di eliminazione a late reg conclusa, senza alterare di troppo né la struttura della schedule né la spending totale.
Conclusioni
Prendendo a esempio il paragrafo sopra, provate a fare altrettanto in quest’ultimo week-end di SCOOP per cercare di trarre il massimo dai prizepool da capogiro senza riempirvi il monitor di tornei che non riuscirete a gestire al meglio.
Oltre all’average buy-in (somma buy-in/numero tornei) cercate di contenere la forbice tra il più costoso e il più cheap, prestando un occhio di riguardo al formato e alla struttura.
Trovarsi a gestire un early stage di un torneo normal che comincia a mezzanotte dopo che su altre tavoli si è in middle/late potrebbe non essere la scelta migliore sotto tanti punti di vista.
Per il resto…Keep calm and run good!
GL a tutti!
Se ti sei perso il racconto di Alessandro Siena e del suo “SCOOP” DAI UNO SGUARDO QUI
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Foto di fernando zhiminaicela da Pixabay