Quando abbiamo parlato della gestione del budget nelle scommesse, abbiamo subito sottolineato come uno dei punti importanti fosse capire quale importo puntare. Ad aiutarci in questo senso ci ha pensato verso la metà degli anni cinquanta un certo John Larry Kelly Junior, che ha formulato una strategia matematica precisa per valutare questo valore. Il “Criterio di Kelly”.
Che cos’è il Criterio di Kelly
Il Criterio di Kelly è molto semplicemente una formula statistica derivata dalla teoria delle probabilità , che ci indica quale sia il valore ottimale da puntare in base appunto alla probabilità che ha di verificarsi e al nostro budget.
In parole povere, la puntata sarà più o meno elevata a seconda del valore stesso della scommessa, cercando quindi di prendere il massimo su quelle a più alta probabilità e perdere il minimo su quelle a più alto rischio.
Come si calcola con il Criterio di Kelly
Il concetto non è complicato, ma l’applicazione della formula indubbiamente richiede qualche competenza specifica per cui non è particolarmente consigliato ai principianti delle scommesse.
Le variabili che ci servono sono: la quota del bookmaker sull’evento preso in esame , la nostra probabilità che si verifichi l’esito previsto su quell’evento.
Valore Kelly = (quota del bookmaker X probabilità – 1) / (quota del bookmaker – 1)
Difficile messa giù così vero? Vediamo allora di risolvere tutto con un esempio pratico.
L’evento è una partita tra Milan e Roma, dove i rossoneri sono quotati vincenti con una quota pari a 2 (ossia hanno il 50% di probabilità di vincere). Secondo noi però la probabilità potrebbe essere anche più alta di così (sappiamo per esempio che nella Roma mancheranno alcuni giocatori importanti o che uno dei top non è in forma), tanto che potrebbe arrivare al 60% circa (ovvero una quota di 1.65).
Per sapere secondo il Criterio di Kelly quale parte del nostro budget dovremmo puntare su questa scommessa, la formula diventerebbe quindi:
(2 x 60% – 1) / ( 2 – 1)
Ossia lo 0,2 che è la percentuale del budget che dovremmo puntare sull’esito di quell’evento (se fossero 100 euro per esempio, sarebbero 2 euro per la puntata).
Le variabili della strategia
Nonostante sia matematicamente valido tutt’oggi, questa strategia dell’usare Kelly è comunque molto rischiosa, soprattutto perché gran parte della sua validità dipende dall’accuratezza con cui stabiliamo la “nostra” probabilità di riuscita sull’evento scelto.
Si sono quindi diffusi anche altre varianti più soft, come quello del “Fractional Kelly” che consiglia, dopo aver trovato il valore come indicato sopra, di ridurre comunque ulteriormente la puntata di una frazione (del 50% secondo il “Half Kelly” o del 25% secondo il “Quarter Kelly). Questo è ancora più valido quando si parla di fare più scommesse contemporaneamente, dove è importante non investire comunque una percentuale troppo alta del proprio budget.