Uno dei concetti fondamentali da approfondire fin da subito quando si parla di scommesse sportive, è la gestione del budget. Che non è solo il giocare responsabilmente (cosa di base a prescindere), ma anche capire come organizzare le nostre scommesse tenendo sempre sotto controllo entrate e uscite.
Il Budget disponibile
La definizione di “Budget disponibile” va intesa in questo caso come la somma che abbiamo destinato per divertirci con le nostre scommesse.
Che vogliamo solo provare la fortuna e passare il tempo, o tentare di giocare con costanza sul lungo periodo, darci un ammontare preciso è importante perché ci consente poi di tenere monitorati i nostri successi (e soprattutto gli insuccessi) nelle scommesse.
Che sia 1 euro a settimana, 10 o di più, fai il totale che viene per un anno di giocate e avrai la cifra necessaria all’inizio. L’importante è che sia una somma libera che non ci costi nulla in termini di peso economico. Diamoci una cifra e teniamo a mente quella come nostro Budget per le scommesse.
Limite di puntata
La definizione del budget è importante anche per altri motivi, perché ci permette di considerare quanto di quella cifra possiamo “investire” per ogni sessione di giocata.
Due sono infatti le cose da valutare per gestire al meglio il nostro budget: il limite di budget da investire ogni volta e la cifra massima da puntare su ogni singola scommessa.
Nel primo caso molto dipenderà dal nostro grado di esperienza (da cui dipende ovviamente il nostro “ritorno” di investimento), ma è consigliabile non giocare mai più del 5% del totale (da aumentare o calare a seconda).
Per il valore della puntata singola invece, dobbiamo stabilire qual è il valore massimo che vogliamo puntare e questo non dovrebbe mai superare il 2% del nostro budget. In questo caso è fondamentale poi valutare il concetto di “Stake”.
Lo “Stake” nelle scommesse
Se definiamo come 1 l’unità minima di una nostra scommessa, a seconda del grado di probabilità che stimiamo su una singola puntata, possiamo andare a valutare quanti “Stake” (quante unità) puntare. In una scommessa ad alto rischio non andremo oltre 1 Stake di puntata, mentre in quelle su cui ci sentiamo particolarmente sicuri potremmo invece alzare a 3 o 4 Stake di puntata.
Ci sono molti modi per definire matematicamente lo “Stake”, e metodi che ci aiutano a capire quanto una quota sia o meno favorevole (come il Criterio di Kelly che andremo ad approfondire in seguito).
Per ora basti sapere che è necessario differenziare il valore della nostra puntata in base al grado di “confidenza” che abbiamo sulla stessa, in modo da massimizzare le vincite e le perdite in base alle probabilità stimate (vinceremo di più su quelle ad alta probabilità, perderemo di meno su quelle bassa probabilità).