L’edizione 2022 delle World Series of Poker è ormai entrata nel vivo. Si sta giocando ormai da oltre dieci giorni, visto che il 31 maggio è stato dato il primo shuffle up and deal di questa edizione. La più grande kermesse di poker live al mondo ha potuto respirare nuovamente vecchie atmosfere, quelle che offre Las Vegas alle soglie dell’estate. Ma c’è una vecchia insidia che torna a fare capolino, ovvero il Covid che si riaffaccia sulle WSOP.
Non mancano purtroppo, infatti, i casi di giocatori più o meno famosi che sono stati costretti a non fare ancora la loro comparsa ai tavoli. Il motivo è già abbastanza noto, ovvero il fatto di aver contratto quel virus che ormai da due anni e mezzo sta condizionando la vita di tutto il mondo. Non mancano, come abbiamo già scritto, i nomi importanti tra i soggetti che non sono ancora scesi in campo tra i tavoli del Bally’s e quelli del Paris, le due nuove case delle World Series of Poker.
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Il Covid arriva alle WSOP
Andando ad analizzare la situazione in maniera più approfondita, partiamo dai nomi più altisonanti. A partire da quello più importante di tutti, ovvero quello di Phil Hellmuth. The Poker Brat puntava molto sui primi giorni di gioco, ma dopo aver fronteggiato problemi intestinali durante un viaggio in Messico, ecco la brutta sorpresa: “Sono risultato positivo al Covid, pensavo di esserne immune ma per fortuna non sto male. Sono arrabbiato ma non troppo, anche se speravo di giocare l’Omaha da 10k”.
Tra i giocatori che sono stati costretti a saltare i primi giorni di WSOP per via del Covid c’è anche Mike Gorodinsky. Il regular americano dei tornei live, un paio di giorni dopo l’annuncio di Hellmuth, ha fatto sapere di essere stato anche lui vittima del virus: “Sono risultato positivo in queste ore, dunque non potrò giocare per qualche giorno alle World Series. Sembra che qualche altro giocatore che ha preso parte al Dealers’ Choice lo ha contrato. Non tornerò a giocare finchè non risulterò negativo e starò bene”.
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L’allarme di Gorodinsky
Gorodinsky, con il post pubblicato poche ore fa, ha dunque fatto suonare il campanello di allarme. Alcuni giocatori che hanno preso parte all’evento Dealers’ Choice da 10.000 dollari, infatti, hanno contratto il Covid-19. Il che potrebbe far pensare alla nascita di un piccolo – ma comunque significativo – focolaio tra le mura del Bally’s, ovvero il casinò in cui si giocano le fasi preliminari di ciascun torneo delle WSOP 2022.
Tra questi c’è anche David Baker, il quale proprio dopo il Day 1 aveva fatto sapere di non stare bene, di aver fatto il test e di essere risultato positivo. Naturalmente non è il caso di fare del terrorismo psicologico, considerando che la quasi totalità dei giocatori che hanno contratto il virus hanno portato alla luce sintomi lievi. Resta comunque il fatto che in una manifestazione che prevede la presenza di migliaia di persone, la prudenza non è mai troppa.