Come potrebbe esclamare un soggetto particolarmente fatalista, ‘prima o poi doveva succedere’. L’Italia perde sul proprio campo contro la Spagna ed è eliminata a un passo dalla finale di Nations League, che sarebbe stata la seconda da disputare nel giro di tre mesi. È successo in una serata particolare per i nostri colori e per alcuni nostri rappresentanti, con tanti rimpianti.
I ragazzi allenati da Roberto Mancini hanno provato quantomeno a uscire dal campo di San Siro a testa alta, nonostante le avversità che si sono poste sul cammino e nonostante qualche errore che pesa come un macigno sull’economia della sfida. Alla fine ci sono come sempre alcune cose da valutare e qualcosa da sistemare, ma anche tanta voglia di ricominciare da zero.
Comparatore Bonus Scommesse
Bookmaker | Bonus | Visita |
---|---|---|
100% fino a 2.550€ | ||
5.000 subito + 250€ |
Anche perchè, com’è sempre accaduto in questo nuovo corso, gli azzurri sono usciti dal campo solo dopo aver dato tutto.
Azzurri, poco o nulla da rimproverare
La serata di Milano è cominciata con la pioggia di fischi per Gigio Donnarumma che, senza entrare nel merito e dire se fosse giusto o meno, non era di certo il modo migliore per accompagnare gli azzurri in questa partita. Anche perchè non si giocava in uno stadio italiano con una tale cornice di pubblico da oltre due anni. Di questa situazione ha di certo approfittato la Spagna, Nazionale in costante crescita.
Le Furie Rosse sono state brave a colpire in due specifici momenti. Una sbavatura di Bastoni nella diagonale ha regalato il gol del vantaggio a Ferran Torres, abile poi a raddoppiare in un momento di assestamento della difesa italiana dopo l’espulsione di Bonucci. Proprio quest’altra leggerezza è costata caro a un’Italia comunque coraggiosa. Un coraggio che ha portato al gol di Pellegrini e a una reazione rabbiosa nel secondo tempo.
Comparatore Bonus Scommesse
Bookmaker | Bonus | Visita |
---|---|---|
100% fino a 2.550€ | ||
5.000 subito + 250€ | ||
Bonus fino a 500€ |
Arriva dunque la sconfitta. Prima o poi sarebbe arrivata, anche se così fa male. Ma c’è un nuovo obiettivo davanti a Mancini: scrivere quell’1 al posto dello zero.