Chat Plays Poker – Jason Somerville e il nuovo format su Twitch: l’action? Sono gli utenti a decidere!
Chissà quante volte, osservando un tavolo in diretta streaming, avrete pensato: “Al posto suo avrei giocato diversamente…“
I più attenti a intercettare gli umori degli appassionati, ovvero chi con loro ci ha a che fare quotidianamente su Twitch, hanno capito che l’interazione può essere la chiave per spostare più in alto l’asticella dell’intrattenimento offerto nel proprio spazio.
Jason Somerville, che come giocatore non è affatto male ma che come comunicatore è decisamente meglio, ha deciso di trasformare questo concetto in realtà, dando vita a “Chat Plays Poker”, un appuntamento settimanale ogni giovedì pomeriggio, nel quale il pubblico potrà prender parte alle decisioni di “Hero” in una partita cash-game 1$/1$, formato 4-handed.
Un tavolo per quattro
Col posto 1 occupato dai follower, che tramite votazione possono scegliere attraverso una serie di opzioni possibili, rimangono quelli degli sfidanti in carne ed ossa: Chris Moneymaker, Joe Stapleton e Jesse Fullen, membro del team Run-it-Up.
Un field non eccessivamente ostico insomma, per tre ore di divertimento assicurato come ha raccontato lo stesso Somerville: “Diamo concretamente la possibilità al pubblico, a tutti gli espertoni da tastiera che ho visto negli anni, una possibilità per mettere alla prova le loro skill e vedere come se la cavano al tavolo da gioco.” – si legge nel blog ufficiale di PokerStars.
A guardare gli spezzoni l’atmosfera sembra effettivamente coinvolgente, anche se l’azione procede un po’ a rilento per via del tempo necessario a raccogliere i consensi degli utenti sulla scelta da effettuare.
Esperimento riuscito?
L’entusiasmo di Somerville è giustificato, l’idea è sicuramente valida e il feedback ricevuto a riguardo ne è la conferma: “Ho streamato tantissimo e ho visto bocciare anche le idee più brillanti. Ma su questo formato nessuno ha espresso un commento negativo. Le persone pensano sia qualcosa di fantastico, nel corso dei test effettuati tutte le persone coinvolte ci hanno detto ‘Wow, è divertentissimo!“
Da spettatori non partecipanti l’impressione è quella di assistere a una versione Beta di qualcosa e la GoPro appiccicata sulla fronte di Hero ne rafforza l’idea. Comprensibile la scelta di fornire una prospettiva in prima persona, ma né l’inquadratura né i continui movimenti del protagonista rendono l’esperienza rilassante e piacevole, così come le grafiche utilizzate decisamente rivedibili.
La chiave della trasmissione rimane l’host, Jason Somerville, che ha il compito di tenere alto l’hype e interagire nel migliore dei modi col pubblico. Gli anni di esperienza alle spalle gli rendono la vita facile anche se reggere ai suoi livelli per tre ore filate non è così semplice come si potrebbe pensare.
A cosa serve tutto ciò?
Che senso ha, direte voi, organizzare un formato simile dove fondamentalmente non si vince nulla e a prendere le decisioni è la maggioranza su qualche migliaio di utenti?
C’è un grande ecosistema di appassionati che si muove ai margini, fiuta il Texas Hold’em, ne ha sentito parlare e ci ha pure giocato, ma ancora non ha intenzione di investire del denaro reale e mettersi in gioco.
Ecco quindi che l’idea di Somerville risulta fare da tramite nei confronti di quella fetta d’utenza che in futuro potrebbe decidere di sedersi ai tavoli, online e live, garantendo quel ricambio necessario a mantenere una liquidità florida nel movimento.
Dare la possibilità agli spettatori di poter decidere cosa fare è un ottimo trigger per suscitare l’interesse nuovi potenziali giocatori e sotto questo profilo Somerville dimostra di saper svolgere egregiamente il suo ruolo di testimonial. Che il futuro del Texas Hold’em passi anche, inevitabilmente, da Twitch?