Proprio ieri abbiamo raccontato del tonfo clamoroso ai danni di Shaun Deeb, da parte della lotteria nazionale americana Powerball. Dopo aver investito un’ingente somma di denaro e coinvolto un’enorme fetta della poker community americana e non, il pokerista americano si è trovato a mani vuote. Sbeffeggiato quasi dalla stessa modalità che lo portato sotto ai riflettori nel lontano 2013, quella dello slow roll.
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Ma cos’è lo slow roll e perché ha a che fare con Shaun Deeb?
Lo slow roll
Si parla di slow roll quando, con una mano praticamente imbattibile o forte al punto da assicurarne la vittoria, un giocatore intrattiene una lunga pausa col solo scopo di schernire l’avversario allo showdown. Lo slow roll infatti, contrasta con l’etica del poker contribuendo alla creazione di un clima teso e di conseguenza poco piacevole.
Seppur non sia proibito da alcun regolamento, un professionista dovrebbe rendersi conto di quanto questo gesto appaia meschino. Non ha alcuna utilità ai fini del gioco, se non quella di ridere dell’avversario dandogli false speranze ed attirare a sé il disprezzo degli altri giocatori.
In un’intervista condotta da un altro grande nome nel poker, Doug Polk, Shaun ha esplicitamente affermato di praticare lo slow roll perché lo trova divertente.
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Ma come ha fatto un cinque volte vincitore del braccialetto WSOP come Shaun Deeb a farsi associare ad una pratica del genere?
Poker Night in America
Il programma televisivo Poker Night in America è stato girato nel 2013 e trasmesso in onda l’anno successivo. L’episodio pilota del 29 giugno 2014, viene ricordato proprio per lo slow roll effettuato da Deeb ai danni di Mike Matusow.
Nel tavolo cash game 25$/50$ NLHE, Deeb fa call con una coppia di 5 ed un 22% di probabilità, che si trasforma in un inaspettato poker al flop. Nel mentre il suo avversario Mike Matusow, con pocket jacks in mano, va All-In dopo un flop ed un turn che non gli sono d’aiuto.
Con Deeb che esita a chiamare l’All-In, e con l’incessante passare dei minuti, “The Mouth” è quasi certo di aver la mano in pugno. Speranze che terminano nel modo più tragico allo showdown, che scatena l’ilarità dei presenti al tavolo (Levi, Arnett, Smith, ecc.) e che lo manda visibilmente in collera.
Dopo alcune parole pesanti volate trai presenti, Matusow lascia il tavolo, terminando la sua partita e portando l’audience ad interrogarsi sulla correttezza dello slow roll.
Ecco il video.