Quella che ha relegato Shaun Deeb in 11° posizione al The Colossus, frantumando qualsiasi aspirazione di rimonta nella WSOP POY 2019, è sicuramente la mano più hot degli ultimi giorni.
In tanti si sono prodigati sui forum pokeristici e sui social a dire la propria su una giocata davvero poco standard da parte del noto pro americano.
Eppure Shaun Deeb non è certo uno sprovveduto al tavolo verde, motivo per cui abbiamo provato ad analizzare lo spot con attenzione per capire se effettivamente vi erano i presupposti per forzare la mano in questa situazione o se si tratta di una sbracciata in piena regola.
Replay
Ci troviamo all’atto finale dell’ultimo torneo in palinsesto alle WSOPE, Deeb ha un disperato bisogno di chiudere almeno in 5° posizione per acciuffare Negreanu in cima alla POY e per farlo deve assolutamente centrare un raddoppio visto lo stack in dotazione da poco più di 15 big blind.
Il field non è certo dei più ostici: oltre a Bertrand Grospellier e il nostro Pasquale Braco (che può vantare oltre mezzo milione di euro in vincite lorde ai tornei live) nessuno aveva vinto in carriera più di duecentomila dollari o giù di lì.
Contro chi prendersela quindi, se si vuole cercare di fare qualche chip senza giocarsi tutto preflop? Col più “sensato” al tavolo ovviamente, nella fattispecie il numero uno della All-Time Money List francese: Elky.
L’action al tavolo, in virtù degli undici partecipanti rimasti distribuiti su due tavoli, è 5-handed e dopo il fold generale la parola spetta a Deeb, che da Small Blind si limita al complete con J♥ 9♦, trovando il check behind di Elky con J♦ 8♦.
Lo stack da tenere in considerazione è ovviamente quello più piccolo, ovvero i 4 milioni di chip di Shaun Deeb, mentre Grospellier gioca con oltre 6 milioni, l’equivalente di circa 25 big blind considerato il livello di gioco 125K/250K con BB ante 250K.
The aggressive way
Il flop Q♣ 10♣ 9♠sembra un invito a nozze per Deeb, che betta un big blind (250.000) quasi di default. Lo farebbe con tante altre mani senza equity per provare a rubare il piatto, sebbene la texture sia abbastanza complessa per non incontrare resistenza, lo fa ancor più volentieri con bottom pair e progetto a scala.
Elky non perde occasione per metterlo in crisi e performa un raise abbastanza telefonato a 800.000: la texture si presta a questo tipo di move con tantissime mani (specialmente dopo aver floppato scala come nel suo caso), anche in virtù dell’alta frequenza con cui Deeb punterà al flop dopo aver limpato.
Sarà difficile per l’americano proseguire senza una mano legittima, di conseguenza con questo rilancio Deeb andrà a foldare quasi tutta la parte del range che ha puntato al flop con mani medio-basso valore o con poca equity. Shaun decide di chiamare e questo agli occhi di Elky dovrebbe essere un segnale di forza.
Dalla prospettiva di Deeb invece, sia per questioni legate all’ICM che per posizione e stack in gioco, il range con cui Elky effettua il rilancio è sicuramente più largo di quanto effettivamente non sia. Motivo per il quale decide di chiamare e rivalutare al turn.
L’imbarcata
Sicuramente Deeb sa qualcosa su Elky che noi non sappiamo, altrimenti il suo check-raise non avrebbe senso…Ma procediamo con ordine.
Su 10♦ turn che si materializza sul board, Grospellier decide di puntare 1.7 milioni dopo il check di Deeb: una vera e propria valigia come si dice in gergo, circa tre quarti pot.
Shaun ha uno stack che non gli consentirebbe di rilanciare in bluff, dal momento che dopo l’action al flop si trova con 3 milioni e spicci su pot da circa 2.2 milioni, soprattutto dopo la bet di Elky che sbilancia il suo range sul valore.
Non sembra essere di questo avviso Deeb, che evidentemente crede di poter ancora pescare l’avversario con le mani nella marmellata o perlomeno, nel caso in cui si arrivasse a showdown, giocarsi il colpo con un’equity discreta.
In fondo, cosa vuole rappresentare Elky? Le Dame forti, anche se avessero deciso di non isolare preflop e rilanciare al flop, probabilmente non avrebbero puntato una size esagerata su quel 10 che accoppia il board.
Ci sono le mani fatte, come K-J o J-9, ma Shaun ha un J che funge da blocker, di conseguenza le possibilità che il francese abbia una delle suddette si riducono parecchio.
Nel caso in cui avesse rilanciato con un Dieci, mettiamo J-T o Q-T, avrebbe poco senso spararla così grossa sul check dell’avversario, sempre che abbia senso rilanciare con una mano simile in un limpato in blind war. Set di di Nove o di Dame? Naaa…
Certo, shovare in questo spot sarebbe quasi follia non avendo praticamente fold-equity, ma Deeb decide comunque di farlo.
Il risultato è che trasforma in bluff quel poco di valore che possiede, con l’unica speranza di trovare un altro Nove o un terzo Dieci al river, ma probabilmente nella sua testa esisteva la possibilità di far passare qualche Q-x o K-9/A-9 giocata in modo fantasioso e mettere da sopra contro alcuni draw random, sia a colore che a scala.
Fantascienza, almeno per noi che osserviamo, realtà per Shaun Deeb, che dopo averle messe tutte al centro si è trovato lo snap-call di Elky con scala floppata. Il river A♥ non cambia l’esito del colpo e Deeb fa volare Grospellier nel count, chiudendo automaticamente anche il discorso POY.
Nice try Shaun, sarà per la prossima!
Photo credits: Stefano Atzei