Abbiamo capito in cosa consistono Tempest e Deep Water, le novità imminenti annunciate da PokerStars

Nov 20, 2019

La notizia del lancio di due nuove feature da parte di PokerStars, che verranno testate per qualche mese sulla piattaforma ‘dot eu’ in attesa di sbarcare sul ‘punto it’, ha creato legittimamente qualche aspettativa negli appassionati delle due carte.

Fino ad ora però, oltre ai comunicati ufficiali comparsi in diversi portali internazionali – Pokerfuse su tutti, che ha dato per primo l’annuncio – nessuno ha ben capito in cosa consistano “Tempest” e “Deep Water“, salvo un accenno a un presunto aumento progressivo delle Ante.

Si tratta comunque di cash-game e noi di Grinderlab non potevamo certo stare con le mani in mano ad aspettare che qualcuno ci servisse la pappa pronta. Dopo un’attenta ricerca abbiamo fatto luce sul mistero…

Tempest Hold’em

Cominciamo dalla prima, Tempest Hold’em, che a livello presenta sullo sfondo un mare in tempesta – di dubbio gusto – in stile comics.

La prima cosa che salta all’occhio è la presenza di due sole opzioni: all-in or fold. Già, dimenticatevi il gioco postflop perché semplicemente non esiste. Si va allo showdown o si passa, che vi piaccia o no.

La puntata massima tuttavia è cappata a un massimo di 10 volte l’importo dello straddle…Perché c’è uno straddle, che PokerStars chiama “Giant Blind”.

E non solo, il gioco è anche in modalità Win the button e gli ante aumentano progressivamente ogni volta che non si arriva a uno showdown. Ricapitoliamo:

  • Modalità Win The Button – chi si aggiudica il colpo riceve nuovamente il bottone nella mano successiva
  • Presenza dello Straddle obbligatorio – Nella demo che abbiamo avuto modo di visionare, al livello di blind 200/500 si aggiunge uno straddle da 1.000.
  • Puntata massima cappata – Potete avere a disposizione anche un miliardo di chip, ma quando deciderete di fare azione l’unica opzione disponibile sarà piazzare al centro l’equivalente di 20 big blind (10 volte lo straddle)
  • Assenza di gioco postflop – Si va allo showdown in base alla propria starting hand per un totale di 20 big blind o si passa.
  • Ante progressivi – Nel caso in cui non si arrivasse a uno showdown (sia in caso di “walk” che su fold generale a fronte di un all-in) l’ante verrà raddoppiato fino a un massimo di 4x. Nello specifico l’ante base corrisponde a 1/10 dello straddle, quindi per allacciarci all’esempio fatto sopra l’ante sarà 100.

Deep Water Hold’em

Grafica più sobria ed elegante, che dovrebbe dare l’idea di essere immersi nelle acque profonde come appunto suggerisce il nome.

Una modalità più vicina al gioco che tutti conosciamo che privilegia l’aspetto tecnico del gioco. Di “deep” infatti, oltre al nome ci sono gli stack: scordatevi quindi la modalità “gamble it all” con cap a 20BB presente in Tempest.

Anche in questo caso l’ante aumenta progressivamente fino a un massimo di 4x in caso di assenza di showdown. Considerato che si tratta fondamentalmente di una partita cash canonica, seppur con qualche variazione, è molto più probabile che non si arrivi a showdown per più di una mano, con conseguente incremento dell’ante che parte da 1/5 dell’importo del big blind.

Anche qui troviamo lo straddle obbligatorio (o meglio “Giant Blind”), che in base alla demo visionata ricalca gli stessi principi dell’altra variante. E ora via col recap:

  • Stack profondi – Si entra in gioco con l’equivalente di 300 volte l’importo del “Giant Blind
  • Ante progressivo – In assenza di showdown l’ante aumenterà fino a un massimo di 4 volte
  • Straddle obbligatorio – Come in Tempest, a SB e BB si aggiunge uno straddle pari al doppio del BB (es. 20/50/100)

Considerazioni

Due modalità con alcune caratteristiche in comune anche se concettualmente agli antipodi. Tempest è sicuramente la modalità più intuitiva, una versione scarna – per non dire scheletrica – del gioco a cui siamo abituati.

La sensazione è che potrebbe far presto la fine di altre novità finite in soffitta – ultima della serie il Power Up, l’ibrido tra poker e fantasy game – anche se è sicuramente prematuro esprimere qualsiasi tipo di considerazione a riguardo.

Per quanto concerne Deep Water invece, si tratta molto banalmente di una partita cash con stack profondi, straddle e ante progressivi. Eccezion fatta per l’ante, nulla di troppo diverso da quel che possiamo trovare in un qualsiasi tavolo live.

Anche in questo caso preferiamo non sbilanciarci troppo, anche perché nonostante la struttura più tecnica rimane comunque una variante che potrebbe non incontrare i gusti di chi è abituato alla modalità classica.

E voi che ne pensate di queste due novità: stuzzicano il vostro interesse o già soltanto leggendo le caratteristiche vi inorridiscono? Scrivetecelo nei commenti!

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