Alle WSOP 2023, almeno per il momento, di certo non ci si sta annoiando. Anche perchè sono diverse le situazioni che stanno tenendo banco da ormai un mese, ovvero dal primo “shuffle up and deal” di questa edizione. Ma in queste ore è scattato un nuovo caso che potrebbe far discutere a lungo. Un’accusa di presunte carte segnate che si sarebbe tra l’altro verificato nel torneo più ricco in programma.
Stiamo parlando del Super High Roller, evento che prevede un buy-in da ben 250.000 dollari. Dunque un torneo per palati fini e per pochi eletti, ma che avrebbe portato a un mezzuccio da circoletto di bassa lega. Il giocatore accusato di questa vicenda ancora sotto indagine è Martin Kabrhel, che tra l’altro ha anche preso parte al Final Table, piazzandosi al terzo posto e portando a casa ben 2,2 milioni di dollari.
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WSOP, Martin Kabrhel ha segnato le carte?
Il player ceco, secondo l’accusa di alcuni spettatori e giocatori, avrebbe segnato le carte. A guidare la folla inferocita nei confronti di Kabrhel è un altro giocatore high roller come Andrew Robl. La sua richiesta, arrivata attraverso Twitter, è abbastanza chiara:
Come è possibile che Martin Kabrhel non sia ancora stato bannato dalle WSOP? Rende ogni torneo tutt’altro che divertente per i suoi avversari. E in più gli ho visto segnare le carte in tutti i tornei in cui l’ho visto al tavolo.
Dello stesso avviso è Dan Smith che, tra i commenti durante il final table e nell’intervista successiva alla sua uscita (proprio per mano di Kabrhel) parla proprio dell’eventualità del cheating, astenendosi però da accuse dirette. Di fatto, ha solo sollevato l’ipotesi “So che lo accusano di segnare le carte. Che sia vero o meno, è una delle persone più sgradevoli da avere al tavolo.”
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Le accuse continuano
Ma non si sono fatte attendere le accuse di altri giocatori di spessore all’indirizzo del “collega” ceco. Come Max Silver, il quale ricorda che alle WSOPE a Rozvadov in tanti accusavano Kabrhel di cheating. Oppure Brian Rast, il quale risponde al tweet di Robl dicendo che “non ci sono prove evidenti” ma che il sospetto rimane.
Infine, non poteva farsi attendere il parere da parte di Phil Hellmuth. Anche il primatista di braccialetti vinti alle WSOP ha replicato a Robl, definendolo “coraggioso” per essersi eposto pubblicamente. Infine, sempre su Twitter, The Poker Brat ha fatto capire di non sentirsi a proprio agio al tavolo con il ceco.
La risposta di Kabrhel e le indagini WSOP
Dal lato suo, senza grandi sorprese, Martin Kabrhel nega tutto, dicendo che avrebbe intrapreso azioni legali contro Robl a causa dei danni d’immagine per il poker player e per l’attività della sua famiglia. E conclude lamentando di quanto si sia ingigantito questo gossip senza alcuna prova al riguardo.
Ed è esattamente questa la verità finora. Gli atteggiamenti sospetti possono esserci, ma fino a che non ci sarà una vera e propria evidenza di cheating, lui deve essere considerato innocente.
On behalf of yesterday situation I feel necessary to speak up. @Andrew_Robl yesterday posted on twitter an accusation that I’m marking cards and cheating in poker tournaments. I was shocked by how quickly people took it as true, pure statement with no evidence and..
— Martin Kabrhel (@martinkabrhell) June 20, 2023
Per questo motivo sembrerebbe che le WSOP si siano messe all’opera per un’indagine più approfondita, anche se la fonte di questa notizia è un semplice commento su Twitter.
Lo stesso commento dice che la casa da gioco ha la possibilità di controllare solo l’ultimo mazzo utilizzato, in quanto i precedenti sono stati confusi con gli altri.
I was told this morning by the floor that they held the deck last night and did a thorough investigation but there was no evidence. This was only on the last deck of cards. They couldn’t find the previous days decks because they got mixed in. So unfortunately no evidence
— Matt Mercurio (@istacku) June 20, 2023
