Se sapessimo sempre come comportarci in ogni situazione che ci si presenta al tavolo verde saremmo i primi nella All Time Money List. Spesso e per chiunque ci troviamo davanti a situazioni che non siamo sicuri di saper affrontare.
Il Team Winamax arriva in nostro soccorso, donandoci un parere su 5 comuni situazioni complicate che possono pararcisi davanti durante un MTT di poker.Â
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K-K quando c’è un Asso sul flop
Perché è un problema? Beh, generalmente tendiamo in egual misura a sopravvalutare o sottovalutare questa mano. A volte ci sentiamo già battuti a causa dell’asso, altre volte la giochiamo troppo aggressivamente convinti di essere buoni.
“Questa mano è difficile da giocare, soprattutto per un discorso psicologico” spiega François Pirault “Nel poker devi sapere come rivalutare la forza delle tue carte a seconda della situazione”.Â
Se ci si presenta un Asso sul flop, K-K è una mano peggiore di A-2. Ma non per questo bisogna stracciare i King Kong a cuor leggero “Il consiglio è di non creare un grosso pot inutilmente. Pot controlla e permetti al tuo avversario di migliorare la sua mano per chiudere una coppia inferiore alla tua”.
Come gioco questo draw?
C’è chi li gioca in maniera iper-aggressiva, chi in maniera iper-passiva, ed è difficile capire quale sia la scelta migliore long-term.
Un esempio è 8â™ 7â™ dal BTN contro il BB su board 2â™ 5â™ 9♣ 3♦, pot 10bb, stack effettivo 25bb. “Qua il consiglio è di checkare dietro per evitare di fare bet-fold. Inoltre se chiudiamo scala o colore il nostro avversario di solito punterà e potrebbe non crederci se rilanciamo!”Â
Qui la posizione è tutto: “Fuori posizione tenderemo a puntare con i draw più spesso per evitare il check-fold, e in posizione possiamo checkare per ottenere delle freecard.”
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Big Stack, Low Pocket Pair
Se le tabelle di Nash ci danno una semplice risposta su come giocare le coppie basse da short stack, quando abbiamo uno stack più ampio potremmo trovarci in difficoltà . Prendendo ad esempio uno stack tra i 25 e i 40 bb, questo è il parere di Aladin Reskallah:
“Spesso siamo tentati di aprire, perché sono comunque made-hand e possiamo settare, però sono mano che hanno una giocabilità ristretta post flop. Più bassa è la coppia, più overcard troveremo. Considerando che si setta una volta su 8, le altre 5/6/7 sarai in difficoltà , senza considerare quando affronterai una 3-bet senza abbastanza pot odds per il call.”
Se invece lo stack è più grande ancora, il discorso cambia nuovamente, qui bisogna valutare bene la posizione. Se sei in early position vira verso il fold, per non rischiare di affrontare 3-bet OOP, mentre in late puoi avere abbastanza implied odds da giocare.
Difendere il BB
La difesa del BB con mani speculative è fonte di discussione: a nessuno piace regalare il proprio blind ai furti degli avversari, ma chiamare troppo spesso ci fa perdere ancora di più.
“I gap connector suited come 8-6s o 7-5s potrebbero tentarci perché avremo ottime pot odds, ma l’aumento delle pot odds è correlato al calo della nostra equity, quindi potrebbe essere più prudente passare.”Â
“Inoltre quando c’è già qualcuno che ha chiamato il raise di un altro giocatore, potremo pensare di avere odds ancora migliori, di difendere in modo ancora più ampio, ma al contrario dovremo stringere ancora di più il range. Più giocatori entreranno nel pot, più stretto dovrà essere il nostro range di difesa.”Â
“Le mani basse chiuderanno pessime coppie, e quando chiuderanno colore rischieranno da colori maggiori. Ax/Kx/Qx/Jx sono altre mani pericolose che crollano di equity quando ci sono 3 o più giocatori in pista. Quando chiuderemo top pair potremo essere dominati.”Â
Bolla e mani premium
Immagina di dover decidere cosa fare con una delle mani più forti del gioco, ma uno stack di 30, 40 big blind e in piena zona bolla. Dobbiamo sacrificare il nostro Q-Q per raggiungere il premio?
“Non è un fold automatico, dipende da diverse cose: la bravura del tuo avversario, la struttura del montepremi, quanto sei vicino alla bolla. Se il premio minimo è basso e vincere il pot mi daà buone possibilità di fare deep run, allora posso chiamare.”
A giustificare la controparte niente meno che Davidi Kitai che sostiene che non ci sia nulla di male nell’essere codardi.