Le World Series Of Poker sono più o meno al giro di boa ma già abbiamo la giocata-vetrina di questa edizione. Al testa a testa conclusivo dell’evento 33, 2.500$ Freezeout, lo spagnolo Antonio Galiana e il francese (con origini sarde) Johan Guilbert hanno dato vita a una battaglia di bluff e controbluff su board monotone che ha spostato i confini dell’incredibile pokeristico un po’ più in là.
In fondo alla pagina potete anche vedere il video della mano pubblicato su YouTube da PokerGO: il titolo ‘il bluff del secolo’ è sicuramente esagerato ma rende comunque conto della portata della action intavolata dai due.
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La mano
I contendenti sono più o meno pari stack a 50bb a t400k. Hanno un premio assicurato di 292.927$ a fronte di una prima moneta di 439.395$. Da small blind Guilbert completa J♠2♦, Galiana checka dietro 7♠5♥.
Mentre il dealer stende 10♣6♣3♣8♣2♣ i due arrivano in check to check fino al river.
In ultima strada il delirio che non ti aspetti: Galiana esce in bet 900.000 su piatto di 1.2M, Guilbert tanka un po’ prima di rilanciare a 1.95M, Galiana alza ancora la posta a 6,3M.
L’italo-francese a quel punto va in 4-bet mettendo al centro dieci milioni di chips che più o meno sono la metà del suo stack.
Galiana a quel punto piazza “la giochessa”, andando in 5bet-push con Guilbert che a quel punto in bianco completo non può fare altro che mettere sotto. Il francese si dimostra sportivo battendo il pungo sul tavolo quando lo spagnolo mostra il suo incredibile bluff.
Il testa a testa andrà poi avanti per altri tre livelli di gioco prima che Galiana cinga il bracciale al polso.
Una dinamica rara
La singolarità della mano inizia dai cinque fiori girati dal dealer. Ovviamente vedere board monotone nel poker è più o meno all’ordine del giorno. Meno lo è invece vedere due giocatori arrivare al river a suon di check per poi dare vita a dei veri e propri fuochi artificiali.
I check con cui i due si presentano all’ultima strada potrebbero lasciar credere che nessuno dei due abbia una fiori, come è effettivamente il caso conoscendo le loro carte.
C’è però da dire che tra professionisti di questo livello il check per deception è una freccia che non può mancare dall’arco, nella consapevolezza che bettando molto difficilmente l’avversario pagherà senza un colore.
La battaglia tra livelli di pensiero alla fine viene vinta da Galiana. Ma in questo caso si può dire che sarebbe stata vinta dal primo giocatore a mettere tutte le sue chips al centro del tavolo: Guilbert avrebbe facilmente incamerato il mega-pot se fosse andato in 4-bet push piuttosto che investire nella giocata metà del suo stack.
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Il video
Ecco il video della mano: sentite come si alzano i decibel dei commentatori man mano che Guilbert e Galiana si rilanciano al river!
