Il calcio moderno sta assumendo forme sempre più distanti da ciò a cui eravamo abituati fino a qualche anno fa. I soldi sono diventati un aspetto ormai sempre più importante, ancor più della questione tecnica e soprattutto di quella romantica. Ma ci sono momenti in cui l’orologio dello sport sembra tornare indietro di diversi decenni. Come nel caso di Borja Valero.
Il centrocampista spagnolo è diventato ormai una istituzione dalle parti di Firenze. Tanto che i tifosi della Fiorentina, che lo hanno amato fin dalla prima volta in cui gli hanno visto toccare il pallone, non hanno esitato nel dargli il soprannome di Sindaco. Un amore viscerale che non si è interrotto nemmeno nell’estate del 2017, quando il regista passò tra le fila dell’Inter.
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La parte finale della storia tra Borja e il club viola non è stata esaltante, tanto che nei mesi scorsi si è consumato l’addio. Ma il calcio è bello anche perchè sa ancora regalare storie incredibili.
Borja Valero e la scelta del Lebowski
La notizia delle scorse ore è legata alla scelta di Borja Valero di ripartire dalle serie inferiori del calcio italiano. In particolare dal campionato di Promozione, dove milita il Centro Storico Lebowski. Una scelta di vita più che di carriera, un modo per tenersi allenato anche dopo aver praticamente posto fine a una carriera che è stata per tanti anni ad alti livelli.
In passato altri grandi nomi del calcio mondiale hanno concluso la propria carriera ripartendo dalle retrovie dei propri Paesi. Come nel caso di Garrincha o di Peter Shilton, gente che metteva l’amore per il gioco davanti a qualsiasi cosa pur di continuare. La stessa scelta è stata fatta dal playmaker spagnolo, che magari non giocherà tutte le partite ma ha comunque lanciato un bellissimo messaggio.
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La storia di un Sindaco che resta fedele alla città che lo ha scelto e lo ha amato. Con il calcio nella testa e una città splendida nel cuore.
