Ogni buon giocatore di poker non deve mettere in mostra le proprie skill al tavolo, che sia live piuttosto che online. Anzi, le suddette abilità nel gioco rischiano di non essere messe a frutto se non viene sviluppata un’abilità ancor più importante. Stiamo parlando della gestione del bankroll, uno dei capisaldi per poter diventare degli ottimi giocatori. Anche perchè se non si ha contezza del denaro a propria disposizione e di un modo per ripartirlo al meglio, si rischia seriamente di interrompere in maniera precoce la nostra carriera nel gioco.
Vogliamo approfittare di un lungo post pubblicato sul proprio profilo X da Jonathan Little per fornire ai nostri lettori alcuni semplici consigli sulla costruzione e sulla gestione del bankroll.
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Come costruire un bankroll
Secondo Jonathan Little, ci sono due regole fondamentali da seguire per poter costruire un buon bankroll senza eccessivi sforzi. La prima regola è: trovare un gioco che riesci a battere. La seconda regola da seguire è: giocare tanto.
Nel primo caso, secondo Little devi avere sempre contezza del tuo rendimento ai tavoli. Dunque tracciare i propri risultati, attraverso le numerose app presenti online, diventa anche un modo per studiare ed essere informati sul proprio rendimento. Non è solo il dato del saldo all’inizio e alla fine della sessione a fare la differenza, ma la durata della sessione stessa e i periodi di upswing e (se ce ne sono stati) di downswing.
Selezionare le partite, a giudizio del noto coach, è una skill molto importante. Giocare contro avversari forti non ti darà tanta edge, anche se sei un bravo giocatore. Diventa dunque fondamentale trovare delle partite in cui hai dei vantaggi nelle skill sia di gioco che mentali sui tuoi avversari. E qui arriviamo alla seconda regola imposta da Little.
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Giocare il più possibile
La seconda regola va presa con le pinze. “Giocare il più possibile” non significa trascorrere mezza giornata ai tavoli. Anche perchè è sempre bene ricordare che bisogna giocare in maniera responsabile e senza mai esagerare.
Tuttavia, secondo Jonathan Little bisogna capire quanto si riesce a guadagnare dopo aver trovato un gioco che riusciamo a battere. Se non si gioca è difficile estrarre valore e di conseguenza il bankroll non cresce. Dunque – citiamo testualmente – “il volume di gioco è l’antidoto contro la varianza“.
E a chi ritiene che giocare meno e giocare meglio sia una pratica migliore, Little risponde dicendo che “chi la pensa così avrà degli swing più profondi“.
Come calcolare il bankroll
Ma come si calcola il bankroll, una volta fatti questi lunghi e corposi presupposti?
Il calcolo è abbastanza semplice ed è un rapporto tra il winrate in big blind/100 e il bankroll per sedersi a un tavolo di cash game. Più basso sarà il dato sul winrate e maggiore sarà il bankroll (calcolato in big blind) necessario per iniziare a giocare. Al contrario potrebbe essere sufficiente un “saldo” più basso se il nostro winrate sarà più alto.
Per quanto riguarda i tornei, bisogna sempre fare attenzione all’entità del field. In questo caso il rapporto tra quantità di giocatori iscritti e bankroll (da calcolare stavolta in buy-in) è direttamente proporzionale.