Torna a scoppiare il caos attorno all’Atalanta. E così com’è accaduto diversi mesi fa i protagonisti sono sempre gli stessi, ovvero gli autori di una lite in piena regola. Stiamo parlando ovviamente di Gian Piero Gasperini e di Alejandro Gomez, meglio noto come El Papu. La contesa tra i due, evidentemente, non si è conclusa.
Galeotta fu quella partita di Champions League in cui i bergamaschi hanno rischiato la sconfitta interna contro il modesto Midtyjlland. I danesi stavano riuscendo nell’impresa di espugnare un Gewiss Stadium ancora vuoto per le disposizioni anti-Covid. Ma alla fine un gol di Cristian Romero – un altro argentino – raddrizzò la situazione.
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Quella partita, però, passerà alla storia del club bergamasco perchè è stata quella della clamorosa spaccatura tra il tecnico e il capitano di una squadra che ormai da tre anni vola senza limiti. Ma ora sono volati nuovamente gli stracci.
Gasperini vs Papu, posizioni opposte
A riaccendere ancora una volta la miccia è stato il fantasista argentino. Il suo passaggio al Siviglia è stato praticamente obbligato dopo i problemi piuttosto grossi con Gasperini. E a quasi nove mesi di distanza, arriva per la prima volta la verità svelata dal Papu:
“Negli spogliatoi ha oltrepassato i limiti ed ha cercato di aggredirmi fisicamente. Ho chiesto un incontro con il presidente Antonio Percassi e gli ho detto che non avrei avuto problemi ad andare avanti, ma volevo anche le scuse di Gasperini“.
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Non è passato molto tempo, però, prima che arrivasse anche la versione del Gasp. Il quale, ovviamente, smentisce le parole del suo ex capitano:
“L’aggressione fisica è stata sua, non mia, ma il vero motivo per cui è andato via da Bergamo è per aver gravemente mancato di rispetto ai proprietari del club“.
La situazione torna a essere di stallo più totale. In ogni caso, tra pochi giorni inizierà il campionato e l’unica idea dell’Atalanta è quella di ben figurare ancora una volta. Anche senza il Papu.
