GTO vs Exploitative – Il bluff senza fold equity di Llinus Llove contro Charlie Carrel al 50K Triton High Roller

Nov 25, 2019

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Se c’è qualcosa su cui è facile fare tanta confusione questa è sicuramente la G.T.O. – Game Theory Optimal – ovvero la strategia matematicamente più corretta per vincere a poker nel lungo periodo.

Il motivo è molto semplice: i solver costano una fortuna e non sono poi così semplici da utilizzare.

Tuttavia, grazie al fantastico contributo video pubblicato sul canale Finding Equilibrium, abbiamo avuto la possibilità di analizzare uno spot davvero interessante tra due stelle del poker mondiale.

La mano in esame quest’oggi mette l’uno di fronte all’altro due approcci all’apparenza differenti, ma non per questo eccessivamente distanti.

Gli interpreti della schermaglia sono nientemeno che Linus Loeliger – aka Llinus Llove – e Charlie Carrel, ovvero uno dei migliori cash-gamer online/GTO oriented esistenti al mondo e uno dei più bravi nel carpire i tell live. 

Il riassunto della mano

Ci troviamo al Super High Roller da 50.000£ delle Triton Series disputatesi a Londra lo scorso agosto e dei 109 ingressi soltanto in tre sono rimasti a contendersi titolo e prima moneta milionaria.

Dopo il fold di Jason Koon la parola passa a Llinus Llove che da SB blind opta per il complete, a cui segue il check-back di Carrel.

  • BLIND: 125K/250K, ante 250K.
  • Charlie Carrel (BB) – stack 5.000.000 – 9♠ 8♣
  • Linus Loeliger (SB) – stack 4.000.000 – 7♣ 6♠

Flop

Al flop, su board Ace High con straight draw, Llinus Llove decide di puntare 250.000 su pot da 750.000 (1/3) e Carrel chiama con la sua scala bilaterale.

  • BOARD: A♥ 7♠ 10♣ – pot 750.000
  • ACTION: Bet Loeliger 250K, call Carrel.

Turn

Loeliger checka su un Dieci che accoppia il board e Charlie la spara grossa mettendo in mezzo 750.000 chip, circa 60% pot. Linus non ci pensa su troppo e chiama.

  • BOARD: A♥ 7♠ 10♣ 10♠ – pot 1.250.000
  • ACTION: Check call per Loeliger su bet 750K di Carrel.

River

Llinus Llove checka per la seconda volta e Carrel, che ha appena chiuso la sua scala, punta 1.600.000 che corrispondono poco più di half pot. Linus ci pensa il necessario e annuncia l’all-in per 2.825.000 totali lasciando al britannico l’incombenza di chiamare per altri 1.225.000 gettoni su pot da 7.175.000. Snap-call, showdown, piatto a Charlie e Linus saluta tutti in 3° posizione.

  • BOARD: A♥ 7♠ 10♣ 10♠ 6♥ – pot 2.750.000
  • ACTION: Check shove per Loeliger su bet 1.6M di Carrel, che chiama all’istante.
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Llinus Llove, non proprio felicissimo dopo il call di Charlie.

L’analisi della giocata in base al solver

In questo paragrafo proveremo a rispondere a due quesiti in particolare:

  • Quanto si discosta dalla GTO la linea scelta da Carrel in questa mano?
  • In che modo il solver giudica il bluff di Llinus Llove?

Flop

LLinus lead outa 1/3 pot, una mossa comprensibile in una dinamica blind Vs blind dato che il solver usa una mix strategy puntando con quasi tutto il range, specialmente in BvB dove i range dei giocatori sono molto ampi.

SB ha un leggero vantaggio di range rispetto a BB perché potrebbe aver scelto di slowplayare una mano monster preflop.

Tuttavia la differenza tra bet e check non è poi così grande, proprio per non dare punti di riferimento troppo specifici sul range con cui si gioca.

Charlie chiama con un open handed straight draw con cui avrebbe anche potuto optare per una linea più aggressiva e rilanciare, applicando pressione ICM sull’avversario.

In questo frangente Pio solver ha frequenze quasi identiche sia di call che di raise, ovvimente il fold non è nemmeno contemplato.

Turn

Dopo aver preso l’iniziativa al flop con bottom pair il check è la linea primaria adottata dal solver ed è quella che mette in atto Linus.

La carta che accoppia il board favorisce generalmente il range di chi ha chiamato al flop ed è anche ottima per effettuare un semi-bluff, anche perché tante volte SB sarà costretto al give-up. Inoltre Charlie ha diversi river favorevoli che possono regalargli la mano migliore.

River

Se l’action al turn è piuttosto standard, incluso il call di Linus, quel che accade al river potrebbe non esserlo affatto. Linus fa una giocata davvero interessante, trasformando il suo value in bluff in virtù dei blocker per un eventuale full house, ma lo fa senza praticamente uno straccio di fold equity.

Secondo il solver infatti, Charlie avrebbe le odds per chiamare anche solo con top e middle pair e infatti ci pensa su meno di un secondo. Il bluff di Linus quindi è un errore?

Sempre in base al responso di Pio solver la combo posseduta da Llinus Llove è tra le pochissime del suo range di bluff che produce una EV positiva, proprio per via dei blocker, anche se leggermente inferiore rispetto al call. Per via del fattore ICM il call viene preferito al raise ma in assenza di ICM, anche se di un’inezia, il raise risulta la linea +EV in assoluto.

Il problema in questo caso riguarda l’assenza di fold equity: come spiegato dallo stesso Carrel nel corso della hand analysis pubblicata sul suo canale Youtube, Linus sembrava tenere in poca considerazione le size del pot in relazione agli stack in gioco, forse perché abituato a giocare online.

Dal punto di vista di Charlie invece, la size scelta al river poteva essere più corposa per estrarre il massimo valore.

GTO o exploitative: chi vince?

Basandoci sull’analisi di questo spot emerge come, in generale, entrambi stiano provando ad attuare una strategia a metà tra GTO e exploitative play.

Se per Charlie la correttezza delle scelte si basa sull’esperienza e la capacità di osservazione, dal momento che di solver non vuole sentirne nemmeno parlarne, la scelta di aumentare la frequenza di check-raise in bluff da parte di Linus è un chiaro tentativo di exploitare le linee aggressive prese da Carrel.

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Photo Credits: Stefano Atzei

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