L’hero call è l’azione di chiamare una puntata avversaria con una mano che ha poche possibilità di vincere con lo scopo di pizzicare l’avversario in bluff.
Negli esempi più clamorosi si può fare un hero call anche senza nemmeno una coppia, avvalendosi solo della propria carta alta, nella speranza (o supposizione) che anche il punto avversario sia “carta alta”, inferiore alla nostra.
In altri casi si può hero-callare con coppie o meglio quando il board è pericoloso e permette a molte mani avversarie di superarci.
Comparatore Bonus Poker
Room | Bonus | Visita |
---|---|---|
Rakeback 45% | ||
Rakeback 40% | ||
Rakeback 20% |
Questo comparatore confronta i bonus di benvenuto attualmente verificabili sui bookmaker italiani.
Uno degli hero call più incredibili di tutti i tempi viene da Stu Ungar nel lontano 1991, quando in un Cash Game Heads-Up contro il nuovo campione del mondo Mansour Matlubi, chiamò un all in al river su board 3♠3♥7♣Q♦K♣ con 10♣9♥ per trovare Matlubi con 5♦4♠.
È facile capire perché si chiamino hero call: sulla carta non dovremmo avere nessuna possibilità di vittoria, eppure il guizzo di genio che ci ha portato a chiamare -si spera- ci ha dato ragione.
Ovviamente se la soddisfazione di cogliere in flagrante l’avversario ci gratifica troppo e cominciamo ad esagerare negli hero call cominceremo a perdere probabilmente molti soldi.
Come fare un Hero Call
Per fare un hero call “sensato” bisogna prendere in considerazione numerosi fattori, tra cui i range del nostro avversario, il suo stile di gioco, il board e la sua action fino al momento della scelta se fare il call coraggioso o il saggio fold.
Vediamo un esempio: ad un cash game oppo apre da BTN a 3bb, hero da BB rilancia a 11 con A♠Q♠, call.
Flop: 3♦7♥5♦ – Check to check.
Turn: 7♣ – Ancora check, bet di oppo 75%, hero chiama.
River 9♠ – Terzo check, oppo punta ancora 75% pot, e hero chiama per trovarlo con J-10.
Cosa non convince di questa mano? Senza entrare in troppi dettagli, l’action di oppo non ha senso. Il suo range è cappato ed esclude le mani più forti e quelle più deboli, lasciandolo perlopiù con le mani speculative.
Comparatore Bonus Scommesse
Bookmaker | Bonus | Visita |
---|---|---|
Bonus 20€ | ||
Bonus 20€ | ||
Bonus 100€ |
Questo comparatore confronta i bonus di benvenuto attualmente verificabili sui bookmaker italiani.
Quelle che hanno trovato aiuti dal board però non giocheranno quasi mai in questa maniera nelle prime due street e al river la maggior parte delle mani di valore checkerà behind. Restano nell’elenco soltanto pochi set trappati, molti bluff e forse raramente qualche 7.
Inoltre la bet al turn in questa action non ha davvero senso, poiché se oppo avesse un 7 lo avrebbe probabilmente puntato al flop, e puntando al turn dopo due check di hero non dovrebbe aspettarsi molti call, preferendo quindi un check o una size minore.
Sommando tutti questi fattori, un call con A-high qui ha ottime probabilità di essere corretto, e così si è dimostrato.
Gli Hero Call nel 2021, tra balancing e GTO
Al giorno d’oggi il gioco si è evoluto rispetto ai tempi di Stu Ungar e del suo call storico. Si può ancora effettuare qualche hero-call quando giochiamo contro giocatori sbilanciati, o se abbiamo qualche read particolare dal potere di riuscire a soffocare i discorsi di frequenze e balancing.
L’hero call nel 2021 è traducibile con “il bottom del nostro range di call per non farci exploitare” quando proviamo a giocare uno stile ottimale.
Non c’è più la stessa inclinazione a beccare il bluff che “sappiamo che sta facendo“, quanto più un “dato il board, la sua size e il suo range composto da X% di valore e Y% di bluff, dovrò difendere almeno Z% delle volte per non essere exploitato.”
Mentalmente dovremo visualizzare il nostro range in quello scenario, capire quanto spesso dovremo chiamare e selezionare le mani con cui farlo, cercando di prendere quelle che abbiano blocker verso il suo range di valore e non blockerino range di bluff.
In questi casi potremmo anche trovarci ad effettuare call con mani peggiori di altre che folderemo, situazione che sembra paradossale ma non lo è: ipotizzando di trovarci in uno scenario dove l’avversario ha soltanto nuts o bluff, fintanto che battiamo quel bluff poco importa che sia con un set o con un carta alta Q.
Se però con il nostro Q-9 blockeriamo buona parte del suo range di valore mentre il nostro set blockera i suoi bluff (ad esempio con flush draw mancato), nel lungo periodo ci converrà scegliere il bluffcatch che taglia le gambe al range dell’avversario.
Se ti piacciono i nostri contenuti iscriviti alla Community su Facebook!
Scopri i deal Rakeback di Grinderlab!