Una di quelle notizie che mai avremmo pensato di scrivere, uno di quegli articoli che non avremmo mai voluto scrivere. Vito Planeta si è spento poche ore fa, prima di un vero e proprio tam tam di post, messaggi e commenti carichi di dolore e sgomento. Un personaggio ben voluto da tutti, come si intuisce proprio dal tono dei suddetti post.
Una persona che si era avvicinata al poker – sia live che online – senza farne una ragione di vita. Forte soprattutto dell’indipendenza economica raggiunta grazie all’attività di famiglia, tra i leader nella produzione vinicola. Per questo, oltre che per le sue innate doti umane, riusciva a vivere in questo mondo con leggerezza, con l’atteggiamento che a tanti manca.
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Addio a Vito Planeta
Proprio quell’atteggiamento con cui aveva vissuto l’ambiente del poker italiano e internazionale all’inizio di questo millennio. Il tutto dopo aver vissuto alcuni anni sulla cresta dell’onda, in quella che è meglio nota come “Milano da bere”. Dopo i primi passi, mossi naturalmente non senza farsi notare, ha iniziato a farsi volere bene e apprezzare.
Il tutto mentre i risultati arrivavano, le comparse ai tavoli finali di un certo spessore arrivavano copiosi. Il tutto senza mettere da parte quel suo stile, di vita e di gioco, ben lontano dagli stereotipi che affliggono il mondo del poker. Tanto che per tutti non era Vito Planeta, raramente era Invernomuto: era semplicemente “lo Zio”. Un parente e un amico, non un avversario da sfidare ai tavoli.
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Un brutto male ci ha privato del suo carisma, della sua visione e della sua presenza quando ancora aveva appena 57 anni. Troppo giovane per morire, ma carismatico al punto giusto da lasciare una ferita profonda in chi gli ha voluto bene. E sono veramente tanti, come altrimenti non poteva essere.
Un personaggio con una grande visione a livello imprenditoriale. Prova ne sia il successo ottenuto con “The White Lotus”, in quello che è il primo e unico esempio di teatro portato dentro a una vigna, la sua vigna. Tutto questo e molto altro era Vito Planeta. Uno di quelli per cui non basta un articolo per essere raccontato.
Addio, Vito.
