In attesa di capire come si concluderà la 13esima giornata, con un paio di partite in programma oggi per chiudere la “schedule”, la Serie A continua a vivere repentini cambi di scenario. Questa volta il merito è dell’Inter, che nel posticipo tardo pomeridiano ha approfittato di un San Siro rovente per farsi spingere. La vittima non è una di poco conto, visto che a cadere è stato il Napoli.
Se circa 24 ore prima era stato il Milan a cadere sul campo di una Fiorentina stratosferica, questa volta è stata l’altra capolista a cadere per la prima volta in campionato. Merito dei campioni d’Italia in carica, i quali hanno dimostrato una volta e per tutte perchè c’è quel vessillo tricolore sulle maglie. La partita è stata pazza e non sono mancati i momenti di paura.
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Insomma, in una serata molto attesa non ci siamo fatti mancare niente.
L’Inter torna regina
I nerazzurri sono riusciti a vincere per la prima volta uno scontro diretto, dopo le enormi sofferenze emerse contro la Juve e nel derby giocato prima della sosta. La prestazione non è stata perfetta, soprattutto nella parte finale del match in cui Simone Inzaghi ha dovuto fare ricorso a qualche cambio. Dunque il campanello di allarme potrebbe tornare a suonare sulla disponibilità di giocatori all’altezza dei titolari.
In ogni caso sono arrivati tre punti che fanno quasi dimezzare il distacco da entrambe le squadre in vetta. Sono ora quattro le lunghezze di ritardo dai partenopei e dai rivali cittadini, per una corsa allo scudetto che si è riaperta (ammesso che fosse chiusa). Anche perchè il Napoli ora teme di perdere per tanto tempo Victor Osimhen. Il nigeriano ha pagato a caro prezzo il duello aereo con Skriniar: si teme per le sue condizioni.
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Scopriremo solo nelle ultime gare del 2021 se il Napoli riuscirà , com’è accaduto già un anno fa, a sopperire a un’assenza così grave e ingombrante.