Jonathan Little spiega come vincere un torneo di poker live

Ott 13, 2022

Jonathan Little hero call value bet

Molti giocatori pensano che l’obiettivo in un torneo di poker sia arrivare primo. Tuttavia bisogna dare attenzione anche alla singola e alla più piccola vincita. L’obiettivo, infatti, è ottenere il massimo profitto. Mantenere queste aspettative consente di avere il mindset giusto anche per vincere i tornei.

Per illustrare questo concetto, Jonathan Little sfrutta una mano da lui giocata in un evento da 5.000 dollari. A livelli 400-800 e un big blind ante di 800, Little rilancia a 2.000 con uno stack da 100.000 chips. Jonathan gioca con AQ da UTG su un tavolo 8-handed. Una mano sufficientemente forte per rilanciare nonostante la posizione, specialmente se si vuole offrire un’immagine loose da sfruttare più avanti nel torneo.

 

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Jonathan Little e la mentalità da torneo MTT

Arriva un call da middle position da un giocatore con 30.000 chips a disposizione. Poi un giovane e aggressivo giocatore 3-betta da small blind a 7.800 con uno stack da 85.000 chips dietro. Di solito una 3-bet dai bui rappresenta grande forza, anche perchè solitamente i giocatori sui bui tendono a fare solo call. Tuttavia parliamo di un giocatore molto aggressivo.

Detto questo, Jonathan Little non è molto preoccupato da lui, bensì dal giocatore che inizialmente aveva fatto call: se ha una mano forte, difficilmente folderà. Fatte queste considerazioni, chiamare la 3-bet non è una grande opzione in quanto lo metterebbe di fronte a due potenziali premium hand. E in questo caso A-Q raramente superano il 35% di equity.

 

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Una decisione difficile

Al tempo stesso, Jonathan Little sottolinea che anche una 4-bet non è una grande decisione. La prospettiva migliore sarebbe quella di rilanciare a circa 22.000 e indurre il giocatore in middle position allo shove e lo small blind al fold, così da giocare per massimo 30.000 chips. Tuttavia perdere il 30% dello stack in questo momento del torneo non è mai una decisione giusta.

Per questo motivo Little opta per il fold. Con mia grande sorpresa, il giocatore in middle position pusha con 8-8 e trova il call del giocatore da small blind con A-K. Little sottolinea il fatto che, se avesse insistito nella action, avrebbe investito tante chips e sarebbe stato dominato.

La morale della favola è la seguente: il fold è la via più prudente per assicurarsi una lunga vita in un torneo. Specialmente quando ci rendiamo conto che è meglio capitalizzare sul lungo periodo, piuttosto che assaltare subito il nostro tavolo.


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