Merging che passione: Mattia ‘Matthew793’ Agus e una triple barrel da mal di testa!

Gen 31, 2020

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Sapete perché il poker è il gioco di carte più bello al mondo?

Perché non si smette mai di imparare e, anche quando si è capito tutto o quasi, i differenti livelli di pensiero dei giocatori uniti alla tecnica lo rendono poesia.

Perché questo intro sensazionalistico? Tranquilli non stiamo per presentarvi lo spot del secolo, il nostro è un ragionamento generale da cui le situazioni particolari attingono a piene mani.

E quella di oggi ha qualche sfumatura davvero interessante per chi è appassionato del gioco.

L’analisi dello spot nel dettaglio

Ci troviamo a uno Spin&Go da 50€ giocato su PokerStars.it, protagonista dell’action Mattia “matthew793” Agus, che da qualche anno a questa parte staziona ai piani alti dei Sit&Go formato lottery.

Ci troviamo in heads-up al livello 15/30, “Matthew793” se la gioca contro un regular preparato e deve rimontare una situazione di svantaggio di circa 1 : 3.

Preflop: Matthew793 completa da SB con 10♦ 5♦, Reg checka back con 3♠ 4♠.

Flop: 6♦ 4♥ 10♥ – Check call di Reg sulla c-bet 30 di Matthew793.

Turn: Q♦ – Nuovo check-call, stavolta la bet è di 78.

River: A♠ – Reg checka, Matthew793 va all-in per 247 su pot da 278 totali e l’avversario chiama.

Triple barrel in bluff? No, for value

Ecco il thought process di Mattia Agus che ci spiega per quale motivo ha deciso di prendere questa linea contro un regular, che all’apparenza potrebbe sembrare un bluff.

Flop

Ho scelto di giocare la mano in questo modo esclusivamente perché davanti avevo un regular. 

Contro un fish non avrei utilizzato le stesse size: considerata la grande fold equity che genero tribarellando su questa texture, non mi aspetto che un giocatore amatoriale mi chiami una triple barrel con una mano inferiore alla mia.

Contro reg invece è un altro discorso. A seconda della dinamica, della texture del board e delle size utilizzate, ci sono degli spot dove un reg potrebbe arrivare a overthinkare e credo che questo faccia proprio al caso nostro.

Turn

Incremento la size turn perché casca una carta che mi da equity, perché penso di avere ancora la mano migliore e perché ci sono dei draw al flop. Non trattandosi di un board ultra dry mi piace bettare così perché ci sono più mani disposte a pagarmi.

Essendo la Dama una scary a tutti gli effetti, su size anche corpose un reg può essere indotto al call una volta che scelgo di ribarellare. Per questo motivo decido di puntare 78.

C’è da dire che non gioco tutti gli spot contro reg in questo modo. Delle volte potrei checkare back, ma nel caso specifico avevo delle info specifiche per cui dopo il call alla c-bet flop, in una dinamica del genere, sapevo che avrebbe passato poche volte, motivo per cui ho preferito questa linea. 

River

Sicuramente, vista l’action preflop, non posso attribuire un Asso al range di Oppo e qui mi è venuto da pensare.

Nessuno dei draw al flop si è concretizzato quindi qui, a prescindere dall’importo, se Oppo avesse avuto un draw in mano dovrà passarlo, sia che punti un big blind sia che metta pila. Insomma, a prescindere dalla size lui avrebbe fatto sempre la stessa cosa

Certo, avrebbe potuto avere a sua volta un Dieci o una Dama, ma si tratta di una piccola porzione del suo range mentre è più probabile che abbia qualche 6-x/4-x considerato il check back da BB.

Scegliendo una linea più safe avrei potuto checkare a mia volta dato che penso di avere la mano migliore pur senza un gran kicker, o meglio in questo caso il mio non entrerebbe nemmeno in gioco essendoci il 7 su board. 

Decido di andare all-in perché l’Asso a Picche è la scary per eccellenza, una tra le migliori per generare fold equity e indurlo a passare la sua mano.

Conscio del fatto che un reg possa pensare una cosa simile, le possibilità che overcalli anche con una mano molto debole aumentano esponenzialmente (una 4th o 5th pair), permettendomi di estrapolare il massimo valore da questo spot.

Out of the box

A margine della spiegazione, Mattia ci tiene ad aggiungere qualcosa in merito a questa linea:

Credo che in un field abbastanza reggoso come quello 50€ sul ‘punto it’, uscire un po’ dalla propria zona di comfort sia necessario per prendersi dei vantaggi che altrimenti sarebbero ridotti all’osso.

Specialmente nelle reg war credo sia fondamentale, ogni volta che si può, elaborare dei thought process più sottiliper cercare di trarre il massimo ogni volta che se ne presenta l’occasione.

Spingersi un po’ oltre è essenziale per fare profitto ai tavoli, considerato il bacino di utenza particolarmente ristretto e la folta presenza di reg. 

A questo livello è molto difficile trovarsi due amatori al tavolo, perciò sfruttare leak e debolezze degli avversari diventa importantissimo.

Sapete perché è importante credere in se stessi per avere successo nel poker? LEGGETE QUI

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