Nel calendario dei più importanti tornei di poker live, sta diventando una presenza sempre più costante. Sia nei grandi circuiti che lo inseriscono nei propri schedule, sia in circostanze in cui si organizzano eventi ad hoc. Stiamo parlando dei tornei Mystery Bounty, la nuova moda del momento. Una modalità di cui si è scritto e detto tanto.
Vogliamo affidarci a quanto scritto dal buon Dara O’Kearney sul sito di PokerStrategy per toccare un argomento molto importante, legato a questa particolare modalità di tornei. Stiamo parlando del tempismo con cui si può andare a ritirare il valore delle taglie accumulate. Ma non c’è ancora una “legge non scritta” in questo caso.
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Mystery Bounty, quando andare a riscattare le taglie
Molti tornei consentono di collezionare le tue taglie, anche dopo aver eliminato un giocatore. Puoi continuare a giocare oppure andare alla cassa e “scambiare” il ticket per il premio corrispondente. Una delle cose che i giocatori chiedono con maggiore frequenza è il tempismo con cui andare a riscuotere. Alcuni credono che sia il caso di aspettare, nel caso in cui la taglia più grossa sia ancora in gioco.
Ma c’è anche chi decide di andare a riscuotere subito, senza affidarsi al destino e all’attesa. Come scrive O’Kearney, nessuno ha ragione e nessuno ha torto. Tuttavia, il tempismo con cui riscattare una taglia in un Mystery Bounty è una proposizione EV neutrale. Non ci sono grosse differenze rispetto a un normale evento Knockout, in cui le taglie non sono progressive.
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Un esempio chiaro
Qualora non fosse ancora chiaro, O’Kearney propone un esempio. Abbiamo tre buste, una delle quali contiene 100 euro e le altre due sono vuote. Tre persone devono scegliere una busta ciascuna, dopodichè ognuno aprirà la sua. Chi sceglie per primo la busta ha il 33,3% di trovare la busta con il denaro e ben il 66,6% di prendere quella vuota. Ma finchè tutte le buste resteranno chiuse, tutti avranno la stessa percentuale di successo.
Il consiglio che Dara O’Kearney dà ai suoi lettori è uno solo. Ovvero non sacrificare il valore atteso o EV quando si sceglie il ticket. Una massima che viene in mente a Dara quando vede i giocatori correre verso la cassa subito dopo aver eliminato un giocatore. Una mossa che, con il gioco ancora in corso, potrebbe anche negare di giocare spot favorevoli al tavolo.