Se ne sta facendo nuovamente un gran parlare in questi giorni, anche a causa del sorteggio che è avvenuto nella serata di ieri. Stiamo parlando della Nations League, la nuova competizione organizzata in tandem da UEFA e FIFA per le Nazionali. Il trofeo è giunto alla sua terza edizione e prenderà il via tra qualche settimana, dopo le finali disputate a settembre in Italia con il trionfo della Francia.
Tuttavia non mancano le lamentele e le manifestazioni di dissenso contro questa competizione, che di fatto si limita ad assegnare una coppa. Il problema è sempre lo stesso, ovvero la quantità incredibile di partite alle quali sono sottoposti i giocatori durante la stagione. Tanto che, in un calendario già molto complesso come quello del 2022, si dibatte sull’utilità di questa manifestazione.
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Nel frattempo si leva una voce, non di poco conto, decisamente contraria alla nuova lega.
Klopp ha ragione sulla Nations League
Ci ha infatti pensato Jurgen Klopp a dire la sua su questo torneo. Come di consueto il suo commento è stato colorito e forte sia nei contenuti che nella forma. Ma con ogni probabilità il manager tedesco ha racchiuso il pensiero di tanti o forse di tutti:
La Nations League è la competizione più insensata del mondo del calcio
Naturalmente la sua è più una visione da allenatore, che per via di queste partite non irrinunciabili è costretto a veder partire i suoi migliori giocatori. Ma anche provando ad analizzare la cosa dal punto di vista degli stessi interpreti, non si può negare che la Nations sia superflua e dannosa. Anche perchè gli impegni dei club portano già a giocare oltre 40 partite in una singola stagione. Partite che aumentano se consideriamo gli impegni delle Nazionali, come le qualificazioni a Mondiali e tornei continentali (Europei o Copa America per citarne un paio).
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La domanda che tutti noi ci poniamo è dunque la seguente: era proprio necessaria un’altra competizione? La risposta in cuor nostro la sappiamo tutti, ma il circo del calcio mondiale va avanti così. Salvo poi ritrattare e parlare di “impegno per la gente”. Un impegno che, a dire la verità , si vede molto di rado.
