Phil Hellmuth: “Il più forte al mondo nel poker live? Chidwick si avvicina al mio livello”

Dic 2, 2020

Alec-torelli

Ok, già dal titolo avrete capito l’antifona del pezzo.

Phil Hellmuth è tornato a spararle grosse, come suo solito d’altronde, nel corso di una piacevole intervista nell’ambito del Heads-up High Stakes Duel organizzato da PokerGo.

Una serie di match testa a testa high stakes dove alcuni tra i nomi più illustri del pianeta (in ambito pokeristico) si danno battaglia su 3 match, per buy-in proibitivi ai comuni mortali.

Il migliore al mondo

Nick Schulman, poker player e presentatore per l’occasione, chiede a Phil Hellmuth chi sia il giocatore di poker più forte al mondo nei tornei live.

La risposta tarda un po’ ad arrivare (il primo nome che gli è venuto in mente è …indovinate un po’… il suo!) ma dopo una breve riflessione arriva il responso:

Come si chiama quel tizio inglese…

Ci sono tanti pro britannici bravi, intendi Chidwick?” – chiede Schulman.

Sì, bravo Chidwick. Lui è davvero fenomenale e oltre ad avere una gran consocenza della teoria del gioco è una statua di ghiaccio al tavolo.”

E’ più forte di te?” – incalza Nick.

Più forte… Diciamo che è appena sotto il migliore al mondo. E’ sufficiente no?

E altri? Che so, Fedor Holz?

Anche lui ci sa fare, ma vedi, tutti questi ragazzini che sanno perfettamente in che misura puntare, rilanciare, passare… Si dimenticano che poi le decisioni vanno prese sul momento ed è lì che si vede il giocatore. Nessuno di loro ha talento nella lettura!

Reading abilities

Secondo Phil è proprio questa la linea di demarcazione che separa i buoni giocatori dai fenomeni assoluti (tra cui lui si auto-inserisce senza dubbio):

Saper leggere gli avversari, è questa la chiave del gioco. Stanno tutti lì a studiare e studiare e poi quando si siedono al tavolo hanno scritto in faccia la loro mano.

Da poco sono andato a vedere un po’ cosa studiassero (il riferimento è alla GTO) e mi sono bastate 4/5 ore per capire come mai floatassero ogni volta sulle mie puntate. 

Una volta che l’ho capito ho attuato le mie contromisure e il giorno dopo ho addirittura vinto un torneo.

Non pensi Phil” – gli chiede Schulman – “Che sia un po’ riduttivo dire che in qualche ora abbia imparato e messo da parte la GTO?

La strategia di Hellmuth

Quando gioco a poker l’unica cosa che mi interessa è seguire la mia strategia.

Non mi importa cosa dice il mio avversario o cosa fa, nel tempo ho imparato che tutto ciò che accade al tavolo da gioco sono soltanto stronzate, non bisogna mai farci troppo affidamento.

Bisogna fidarsi invece delle proprie capacità e del proprio intuito.”

“Chi sfideresti in heads-up tra le nuove leve?” – domanda Schulman.

Chidwick è il classico avversario con cui non vorrei mai giocare ma che allo stesso tempo mi piacerebbe molto sfidare…

 

E voi cosa ne pensate della tracotanza di Phil Hellmuth nonostante i fatti dimostrino che la sua leggenda sia sul viale del tramonto?

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