Vi state avvicinando al gioco da poco tempo e avete sentito una miriade di termini in prestito dall’inglese che fate ancora fatica a comprendere a pieno.
Parlando con l’esperto di turno avete sentito qualcosa come “per vincere a poker occorre un mindset di ferro e una ottima gestione del bankroll” – gli avete sorriso e avete annuito senza realmente aver colto quel che aveva da dirvi.
Se la parola mindset può non suonarvi così nuova dato il largo utilizzo che se ne fa in diversi campi, il bankroll invece potrebbe non essere un concetto così immediato da masticare, specialmente se applicato al poker.
E allora andiamo insieme a scoprire di cosa si tratta…
Che cosa è il bankroll
Il bankroll, molto banalmente, è la somma di denaro che avete destinato al gioco.
Se ad esempio avete deciso di sfruttare al massimo i bonus offerti dalle diverse poker room e avete caricato, mettiamo ad esempio, 500 euro, questo sarà il vostro bankroll.
Cosa c’è di così difficile da capire direte voi…Beh, ogni professionista che si rispetti basa le sue scelte di gioco in base al rapporto che esiste tra il costo di ingresso di un Sit and Go/torneo MTT/posta di una partita cash game e il bankroll a disposizione.
Quindi, se siete dei giocatori occasionali che ricaricano una tantum in base alle partite preferite, senza minimamente tener conto di quanto possiate effettivamente dedicare al gioco nell’arco di un mese/un anno sarete con ogni probabilità in balia della varianza.
Infatti, il banco di prova per capire se si è dei giocatori vincenti o perdenti è il cosiddetto “long term“, ovvero un arco di tempo sufficiente a disputare un certo numero di partite in modo da ridurre al minimo l’impatto della fortuna.
Motivo per cui nella singola partita chiunque può vincere, ma se siete stati troppo fortunati/sfortunati alla lunga emergeranno con chiarezza i valori reali.
Come si gestisce il bankroll nel poker?
Nel corso degli anni sono state elaborate diverse linee di pensiero in merito alla gestione del bankroll, alcune più conservative e altre meno.
Le ragioni sono molteplici e sono soggette a diverse variabili, ma in linea generale i parametri da tenere in considerazione sono i medesimi.
Per quanto concerne i tornei è bene tenere a mente:
- la cifra media che si spende per ogni torneo
- il numero di partecipanti
Nel cash game invece si ragiona in stack, dal momento che il valore monetario delle nostre chip è esattamente quello reale. Sebbene si possa entrare in una partita cash anche con 40 o più big blind, una posta intera corrisponde a 100 big blind. Quindi per calcolare il bankroll necessario occorre tenere a mente:
- Il livello al quale si decide di giocare
- il numero di poste che si hanno a disposizione per quel livello specifico
Proviamo ora a fare degli esempi pratici partendo proprio dal cash game. In linea teorica per affrontare un livello – con livello intendiamo l’entità dei blind, quindi al NL100 ad esempio i blind saranno 0.5/1, infatti una posta intera a questo livello corrisponde esattamente a cento euro – occorrono non meno di 50 poste.
Attenzione però, se si vuole essere certi di non “brokare”, ovvero finire tutte le risorse destinate, occorre impostare dei parametri oltre i quali è necessario ridurre l’importo giocato.
Nei tornei invece il rapporto buy-in/bankroll deve essere non meno di 1:100 e anzi, a seconda del numero medio di partecipanti può salire addirittura a 200 o 300 buy-in.
Level up e level down
Il concetto è semplicissimo. Esistono tantissime partite a diverse fasce di buy-in, dai cosiddetti microlimiti (NL2 per il cash game o Tornei/Sit da 50 centesimi in sù) agli high stakes, ovvero le partite più costose offerte dalla poker room.
Anche i migliori professionisti subiscono delle perdite pesanti in un periodo di tempo limitato, motivo per cui oltre un certo limite è consigliabile rivedere i propri piani, onde evitare perdite difficilmente recuperabili oltre a una condizione psicologica instabile in virtù del danno monetario subito.
Se siete giocatori di tornei e giocate partite con una media di 400/500 iscritti è consigliabile non scendere mai al di sotto dei 50 buy-in. Nel caso in cui avessimo depositato 500 euro quindi, la nostra “spending” media per torneo non andrà oltre i 5 euro.
Per il cash-game la linea rossa è attorno alle 20/25 poste, sotto le quali è bene approcciare un livello compatibile col nostro bankroll residuo.
Quindi, se avete iniziato la vostra scalata al NL10 (ovvero con 50 poste a disposizione considerati i 500 euro di investimento) e dopo qualche tempo vi trovate con circa la metà dei soldi a disposizione il consiglio è quello di fare “level-down” e ripartire dal NL5 (avendo quindi almeno 50 poste disponibili) finché non si raggiunge nuovamente un importo sufficiente a coprire 50 stack al livello che si intende affrontare successivamente.
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Foto di Nattanan Kanchanaprat da Pixabay