Mai come in questi ultimi due mesi si è vista una tale affluenza sulle poker room “punto it”.
Migliaia e migliaia di iscritti, specialmente ai livelli più bassi, che fanno lievitare i prizepool alle stelle e regalano prime monete che in alcuni casi superano abbondantemente i 10mila euro, per un ritorno di mille o più buy-in.
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In tornei come questi la varianza è assassina e arrivare in fondo è un autentico privilegio, anche se impostando una buona strategia le possibilità di successo possono aumentare esponenzialmente.
Scopriamo insieme come!
Cominciare da subito
Se la vostra intenzione è quella di mettere a segno un bel risultato in uno dei low buy-in più ricchi presenti in questi giorni nei palinsesti “punto it”, il nostro consiglio è quello di non saltare nemmeno un livello.
Gli stack a disposizione, specie nelle strutture deep, sono davvero enormi e consentono tanto spazio di manovra. Per quanto anche nell’early stage sia consigliabile mantenere un gioco solido è possibile sfruttare gli errori dei giocatori meno preparati che andranno inevitabilmente a cacciarsi nei guai in situazioni marginali.
Arrivare alla chiusura delle registrazioni il doppio, il triplo, il quadruplo dello stack (non mettiamo limiti alla buona stella) non è affatto improbabile e questo significa poter gestire una dote importante anche quando al tavolo vi saranno diversi giocatori con meno chip a disposizione.
E’ proprio qui che, con le dovute accortezze, si può mettere pressione al tavolo senza rischiare chissà cosa e mantenere una velocità da crociera.
Selezionare gli avversari
I field principalmente amatoriali possono rivelarsi un’arma a doppio taglio se non si scelgono accuratamente gli avversari contro cui giocarsi le chip.
Ogni giocatore, per quanto possa avere maggiore o minor dimestichezza con poker, ha un suo stile di gioco che comprenderà lati forti e debolezze.
Capire quali possono essere le nostre “vittime perfette” può essere un gran vantaggio, dal momento che potremmo vincere molte più chip in situazioni nelle quali normalmente non riusciremmo a realizzare la stessa EV.
Da chi gioca tutte le mani a prescindere dalla posizione ai giocatori che over foldano, passando per i missili di turno e che dir si voglia, le occasioni per accumulare un bello stack non mancheranno di certo.
Giocare in posizione
Sembrerà banale e scontato, ma giocare in posizione è e rimane uno dei consigli più preziosi da seguire.
Specialmente in tornei dove 3-bet e 4-bet vengono effettuate con la parte più forte del range, lasciando poco spazio alla fantasia, trovarsi a giocare fuori posizione un piatto più grosso del previsto potrebbe rappresentare un rischio tanto elevato quanto evitabile.
Meglio evitare situazioni ad alta varianza, un gioco ABC è una buona propensione al fold specie nei piatti multiway, sono le nostre armi migliori in tornei come questi.
Alla larga dai multiway pot
La caratteristica principale dei tornei low buy-in è l’enorme quantità di pot multiway che, specialmente nelle fasi iniziali, ci si troverà davanti.
Centrare il punto nut in un piatto a potrebbe essere allettante ma:
- Non è detto che gli avversari abbiano una mano altrettanto forte da farci massimizzare la giocata
- Hittare il punto più forte è poco probabile.
- Un punto nut al flop potrebbe non essere più sufficiente al river
Il senso di quanto appena detto è che per vincere le chip ai nostri avversari non possiamo pagare l’obolo del buio o sperare di veder cascare le nostre in piatti con 4/5/6 giocatori, ma dovremmo armarci di tanta pazienza ed evitare di mettere delle chip in mezzo quando ci sono troppi giocatori coinvolti e soprattutto poco propensi a passare.
Meglio giocare piatti heads-up o 3-way pot, rilanciando o 3-bettando preflop laddove la situazione lo richiede.
E ora tutti ai tavoli, con l’augurio che i nostri consigli possano portarvi a raggiungere il tavolo finale!
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