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Poker e rake, quando per vincere ai tavoli era sufficiente star seduti e… Perdere!

Mag 19, 2020

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Il poker online, quello che conosciamo attualmente, pur non essendo mutato nella forma è cambiato profondamente nella sostanza.

E non parliamo necessariamente di strategie di gioco avanguardistiche, GTO e affini, ma del modo con cui i professionisti si approcciavano al Texas Hold’em per ottenere un profitto.

Negli anni del boom del poker, ovvero quelli a cavallo tra la fine del primo decennio e l’inizio degli anni ’10, per vincere al nostro amato giochino non era necessario disporre di chissà quali competenze.

Ci credereste mai che i migliori esponenti nazionali, in realtà, fossero dei perdenti?

Poker e rake: l’era dei rakeback-pro

Venivano chiamati così perché a tutti gli effetti erano dei professionisti della rake più che del poker in senso stretto.

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Molti noti poker pro infatti, hanno messo da parte un ottimo bankroll senza esser per forza dei giocatori vincenti ai tavoli. Sì, perché in quegli anni le poker room offrivano percentuali di rakeback in base alla mole di gioco prodotta, che in alcuni casi potevano superare addirittura il 100%.

Avete capito bene, non solo grazie agli Status VIP (celeberrimo quello di Supernova Elite su PokerStars) si poteva recuperare oltre il 70% della rake versata, ma grazie alle speciali classifiche settimanali e mensili, era possibile avere indietro una percentuale superiore di quella pagata.

Per farvi capire meglio a cosa ci stiamo riferendo, ecco il grafico di uno dei migliori esponenti nazionali del poker online, Christian “Ninetto1989” Nuvola, che prima di diventare un maestro nei tornei MTT era un esperto dei Sit&Go.

I risultati di Ninetto ai Sit&Go. In rosso il profit, in blu la rake.

Numeri alla mano, su oltre 80 mila giochi, Christian ha accumulato un passivo di circa 22mila euro. Un dato praticamente irrilevante se si tiene conto degli oltre 260mila euro di rake prodotta.

Considerando che, nella peggiore delle ipotesi, il buon “ninetto1989” sia riuscito a recuperare almeno il 70% di quanto versato in termini di rake, il suo bilancio finale non dovrebbe discostarsi troppo dai 200mila euro di profitto in circa 6 anni di attività.

L’importanza della rakeback nel poker

Col passare degli anni l’andazzo è cambiato notevolmente e le poker room hanno preferito puntare sugli amatori piuttosto che incentivare i professionisti.

Il discorso è molto semplice, i professionisti drenano liquidità al sistema e, alla lunga, risultano essere nocivi per il mercato.

In soldoni, se il sistema fosse rimasto tale e quale a 10 anni fa, probabilmente oggigiorno le poker room sarebbero popolate soltanto da regular e quella porzione di liquidità derivante dalla rake sarebbe finita quasi esclusivamente nelle loro tasche, allargando di fatto il gap tra pro e amatori.

Si tratta di strategie di mercato long term ovviamente, che nel breve periodo possono essere travisate, che hanno cambiato radicalmente lo scenario pokeristico nazionale (e non solo).

Difficili da comprendere per chi prova a trasformare il gioco in un lavoro, ma necessarie per chi sta dall’altra parte al fine di garantire lunga durata all’intero sistema.

E’ ancora possibile fare il rakeback-pro?

La risposta è no, se con rakeback-pro si intende esattamente quel che accadeva alcuni lustri orsono.

E’ però possibile ottenere dei deal più convenienti rispetto a quelli presenti nel mercato tramite le affiliazioni su diverse poker room.

Al momento PokerStars domina la scena in lungo e in largo, motivo per cui può permettersi di offrire le percenutali di rakeback più basse senza preoccuparsi troppo della concorrenza, che al contrario cerca di stare il più attenta possibile su questo aspetto.

Ecco perché sulle cosiddette “room minori”, ovvero tutte quelle che offrono gioco online ad eccezione di PokerStars, si possono trovare deal più vantaggiosi, specialmente se si passa tramite un’affiliazione come quelle che offre Grinderlab.

Per scoprire i migliori deal sulla rakeback visita la nostra sezione dedicata

Insomma, scordatevi di raggiungere le vette del 110% come in passato, ma se la mole di gioco sarà sufficiente non è impossibile arrivare al 40/50% di back, se non addirittura di più a seconda della poker room.

Probabilmente le vostre entrate non dipenderanno esclusivamente dalla rake prodotta, ma una buona parte di questa potrà essere recuperata e a fine anno, ve lo garantiamo, le cifre potrebbero essere davvero sorprendenti

Se ti sei perso il report dei tornei di poker online giocati lunedì scorso DAI UNO SGUARDO QUI

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